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Autore |
Grigorov, Anna Martano |
Titolo |
Aspettando l'opera |
Edizione |
In : Ticino Management Donna, n. 54, 2013, p. 50-52 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. Regionale
Segn.: Dossier DRT Musica classica in Ticino |
Osservazioni |
Nel cantone Ticino, nonostante esso sia legato a
nomi di compositori illustri, l’opera pare non avere particolare rilevanza.
L’articolo infatti, usufruendo di eventi storici, ci mostra come la lirica sia
poco presente e come si stia cercando di riportarla in vita tramite
collaborazione tra i migliori allievi delle Master Class e gli artisti
affermati ed eventi sparsi nell’intero territorio della Svizzera italiana. |
Autore |
Piccardi, Carlo |
Titolo |
Correnti d'aria musicale : storie di confine tra Svizzera e Italia |
Edizione |
In: Il canto dei poeti, G. Casagrande, 2011, p. 305-338 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca universitaria di Lugano
Segn.: BUL M 30.3441
|
Osservazioni |
Interessante scritto sui rapporti intercorsi fra Canton Ticino e Italia in ambito musicale.
Fin dal Settecento il territorio della Svizzera italiana
fu un ponte politico-culturale e un rifugio per artisti e
personalità in cerca di tranquillità o in fuga dai regimi
autoritari della vicina penisola. Ciò si intensificò
chiaramente nell'Ottocento. In campo editoriale, un ruolo importante
è da attribuire alle edizioni di Euterpe Ticinese a Chiasso e di
Carlo Pozzi a Mendrisio: Pozzi, dal 1840 al 1850 circa, fu
rappresentante e distributore delle edizioni Ricordi negli anni della
repressione austriaca in Lombardia. In ambito più specificamente
musicale, il Ticino ospitò, fra gli altri, artisti del calibro
di Liszt, Catalani, Puccini e Leoncavallo. Dopo la repressione che
seguì i moti del 1898 a Milano, giunsero nel cantone anche
Romualdo Marenco, autore delle musiche del "Ballo Excelsior" e Ferdinando Fontana, librettista di Puccini: della loro collaborazione si presenta il brano "Inno del Cantone Ticino", eseguito
il 14 maggio 1899 al Teatro Apollo di Lugano, e curioso esempio di
spirito repubblicano ed ideali artistici condivisi da Svizzera e Italia.
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Autore |
Cattò, Nicola |
Titolo |
Un giorno a Rete Due : centro irradiante della vita culturale ticinese |
Edizione |
In : Musica, novembre 2011, n. 231, p. 42-45 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 266 |
Osservazioni |
Christian Gilardi, responsabile musicale della
Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, introduce
l'intervistatore all'attività del secondo canale di
trasmissioni, fra studi, prove d'orchestra e registrazioni. Questi i
temi dell'articolo:
- rapporto fra OSI (Orchestra della Svizzera italiana) ed ente radiotelevisivo
- storia della radio in Ticino
- organizzazione del palinsesto
- le particolarità di Rete Due (secondo canale radio): programmazione, stile, approfondimenti, pubblicità, ecc.
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Autore |
Conte, Tiziana |
Titolo |
Musicista, una professione in crisi? |
Edizione |
In : Ticino Sette (suppl. del Corriere del Ticino), 29 luglio 2011, n. 30, p. 4-7 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 25.01.2017)
https://issuu.com/
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Osservazioni |
Il mestiere di musicista in ambito classico ha
solitamente inizio con la formazione nei conservatori di musica.
L'articolo offre un'intervista ai due direttori dei conservatori di
Lugano e Como, per vare un quadro delle offerte formative e delle
problematiche ad esse legate, nonché delle prospettive
occupazionali che il mercato offre oggi ai giovani musicisti.
|
Autore |
Capobianco, Matteo
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Titolo |
La casa dei suoni : un viaggio nella fonoteca nazionale svizzera
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Edizione |
In : Piazza Riforma, Giornale del Municipio della Città di Lugano, n. 1, 2009, p. 8-9 |
Localizzazione
segnatura |
Archivio di Stato di Bellinzona / Magazzino
Segn.: ASB 352/0/067 alfa |
Osservazioni |
La Fonoteca Nazionale svizzera, nata nel 1987, si trova a Lugano.
La scelta di aprirla in Ticino è stata sostenuta dalla
Confederazione, dal Cantone e dalla Città di Lugano, ma ha anche
creato difficoltà al pubblico interessato, che per la massima
parte vive oltre Gottardo. Il problema si è in seguito risolto,
diventando anzi un punto di forza dell'istituzione, che si distingue
fra le altre fonoteche europee per la dislocalizzazione delle
possibilità di ascolto. Non ci si è limitati a
digitalizzare il catalogo dei documenti sonori posseduti, ma sono stati
creati quindici posti di ascolto su tutto il territorio nazionale.
Questa decentralizzazione dell'ascolto sarà gradualmente
incrementata, non solo per ragioni logistiche: la conversione in
digitale appare ormai come la migliore possibilità per la
conservazione del materiale (CD, nastri, dischi, ecc.), anche se la
Fonoteca lavora intensamente al recupero e allo stoccaggio di ogni
fonte sonora di origine svizzera che viene acquisita. Si legga al
riguardo la parte dell'articolo dedicata al cosiddetto "ospedale del
disco", che permette agli specialisti di Lugano di partire da un
vecchio disco rotto in vinile per arrivare a un file con tutte le
caratteristiche dell'incisione originale.
Un altro articolo da leggere per approfondire la storia e, in
particolare, la nascita della Fonoteca nazionale Svizzera è
l'articolo La Fonoteca Nazionale Svizzera : uno scrigno prezioso. Quest'ultimo è consultabile al seguente link: internet (verificato il 13.03.2017) http://www.ricercamusica.ch/ |
Titolo |
Il Ticino della musica : tra storia e attualità |
Edizione |
In : Arte & Storia, dicembre 2009, VIII, n. 45 (intero numero) |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 618A |
Osservazioni |
Interessante percorso storico-culturale sulla presenza della musica nel Canton Ticino.
Un articolo introduttivo di Carlo Piccardi prende in esame la forte
crescita dell'offerta musicale nel cantone, sia a livello di orchestra
che di insegnamento. Un tempo possibilità riservata alle classi
abbienti, disposte a trasferte verso la vicina Italia o la Svizzera
interna, oggi la musica offre numerose possibilità in loco per
tutti, sia per la musica classica che per quella jazzistica o
bandistica.
Certo la creazione del Conservatorio della Svizzera italiana ha
contribuito a tale sviluppo, così come la nascita della Fonoteca
Nazionale Svizzera con sede a Lugano. La musica si è imposta
anche in Ticino come realtà culturale, pur senza raggiungere
ancora in tale ambito le posizioni e il peso che ha in altri cantoni
della Svizzera. Una crescita fra luci ed ombre, quindi?
Altri temi esaminati nel testo sono:
- musicisti nella Svizzera italiana
- il castello di Trevano o castello della musica
- pianisti a Lugano, ospiti o residenti
- storia dell'Orchestra della Svizzera italiana (OSI)
- il Coro della Radiotelevisione svizzera
- la musica bandistica in Ticino
- il jazz ticinese
In appendice, un'ampia e dettagliata bibliografia. |
Autore |
Bacciagaluppi, Claudio ; Rizzoli, Eros |
Titolo |
Il patrimonio musicale e audiovisivo degli archivi e biblioteche del cantone Ticino : rapporto finale |
Edizione |
Lugano : Fonoteca nazionale Svizzera, 2004 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 25.01.2017)
http://www.memoriav.ch |
Osservazioni |
Scopo del progetto, primo nel suo genere a livello
svizzero, era la redazione di un repertorio o catalogo ragionato delle
fonti audiovisive e musicali presenti negli archivi e nelle biblioteche
ticinesi. Pur con ovvie lacune, si tratta di un passo importante per
conoscere e proteggere la memoria artistica cantonale. I dati,
aggiornati al 19.6.2002, sono evidenziati anche in preziose tabelle
riassuntive con nomi di musicisti e fotografi riscontrati nel corso del
lavoro, e divisi anche per comune di appartenenza. è pure
interessante la bibliografia finale. |
Autore |
Piccardi, Carlo |
Titolo |
Musica nella Svizzera Italiana : vicende di un'identità importata |
Edizione |
In : Cenobio, anno LIII, 2004, n. 2 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 43 |
Osservazioni |
Se la musica è davvero la manifestazione
culturale più legata ai centri di potere, non sorprende che la
Svizzera italiana in campo musicale abbia avuto un ruolo secondario
fino alla sua autonomia cantonale, accontentandosi di presenze "minori"
in ambito organistico e corale, ovvero della musica di culto.
Il panorama musicale del Ticino non è comunque povero.
Bellinzona, con la sua Residenza dei Benedettini, fu dal 1675 un
importante centro di produzione musicale e collegamento fra la musica
italiana e quella prodotta oltralpe: se ne ha la prova consultando le
numerose partiture italiane conservate ad Einsiedeln dopo la chiusura
della sede bellinzonese nel 1852. Sempre nella capitale, fu fondata nel
1785 l'"Illustre Accademia", valida scuola dove lavorò anche
Tranquillo Molo, già editore a Vienna di varie composizioni di
Haydn, Mozart e Beethoven.
Sarà in effetti il filone editoriale a continuare nel cantone
durante il primo Ottocento, con Carlo Pozzi (Castel San Pietro
1803-1886): gestore a Firenze di una succursale di Giovanni Ricordi,
del quale sposò una figlia, cercò di promuovere le
edizioni Ricordi in Ticino, contrastando le edizioni Euterpe di Chiasso
(sorte nel 1833 per iniziativa di Giovanni Capella e cessate nel 1864).
A seguito degli avvenimenti politici, ricordiamo anche che le edizioni
Ricordi nel 1848 furono in buona parte trasferite a Mendrisio, dove
Pozzi poteva anche mantenere contatti con gli esuli italiani.
In ambito più propriamente musicale, si ricordano anche i
concerti tenuti nel castello di Trevano dal 1874, ad opera di eccelsi
solisti ed orchestre private dove spesso confluivano musicisti della
Scala nel periodo di chiusura del teatro milanese.
Seguirà un lungo periodo di chiusura ed arroccamento su
posizioni conservatrici, anche in ambito artistico, motivate dalla
Grande Guerra e dal fascismo. Bisognerà attendere il secondo
dopoguerra per tornare a proficue collaborazioni con musicisti
stranieri (Malipiero, Dallapiccola, ovvero la neoavanguardia musicale)
e allo sviluppo della Radio della Svizzera Italiana e dei festival
musicali come "teste di ponte" delle nuove idee artistiche.
Si conferma così l'importanza della condizione di frontiera per
il Ticino: è stato così favorito l'arrivo e l'espressione
di modelli espressivi esterni che alla lunga hanno costruito una
coscienza musicale cantonale prima assente. è una coscienza
ancora fragile, in quanto recente e mancante di adeguate
infrastrutture, ma non più marginale. |
Titolo |
Fondo Associazione Ricerche Musicali |
Edizione |
Bellinzona, Archivio di Stato |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 25.01.2017)
http://www.ricercamusica.ch/ |
Osservazioni |
Una delle fonti principali per la ricerca in campo
musicologico nella Svizzera italiana, consultabile presso l'Archivio di
Stato di Bellinzona, con un catalogo consultabile in rete (ricerca per
parola-chiave).
Non ci è possibile fornire un resoconto completo del materiale,
considerata la sua mole. Ci limitiamo a segnalare che buona parte del
fondo riguarda:
- RMSI, Ricerche Musicali nella Svizzera italiana (200 scatole)
- Fondazione Musica Ticinensis (63 scatole)
- RSI (rassegne di concerti)
- Primavera Concertistica di Lugano (20 scatole)
Sono inoltre presenti le collezioni di Otmar Nussio (54 scatole),
Walter Jesinghaus (18 scatole), Enrico Dassetto (24 scatole), Carlo
Evaristo Soliva (3 scatole), Italo Nodari (2 scatole), Pietro Damiani
(2 scatole), Arnaldo Filipello (19 scatole), Luigi Tosi (3 scatole),
Umberto Montanaro (5 scatole), Willy Krancher (5 scatole), Francesco
Pollini (2 scatole), Waldes Keller (2 scatole), Giovan Battista
Mantegazzi (1 scatola).
Parecchie altre scatole raccolgono opere musicali di compositori vari
(Grisoni, Semini, Cavadini, Fumagalli, Hauser, ecc.): si tratta di
musicisti ticinesi o comunque legati al Ticino, per domicilio o
formazione od ambito di attività. Numerose sono le composizioni
che riguardano il Ticino per scelta stilistica, in particolare di
autori svizzero-tedeschi. I generi musicali spaziano dalla musica
classica propriamente detta (per strumenti solisti od orchestra o coro)
a quella bandistica a quella ricreativa.
Responsabile del fondo è il sig. Daniele Crivelli (per riferimenti, vedi nel capitolo Indirizzi). |
Autore |
Sorce Keller, Marcello |
Titolo |
Canton Ticino : un'identità musicale? |
Edizione |
In : Cenobio, 2003, LII, n. 2, p. 171-183 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 43 |
Osservazioni |
Forse è esagerato affermare che il Canton Ticino
abbia un'identità musicale "forte", nel senso generalmente
attribuito a tale parola, tuttavia la vita musicale di questa regione
è vivace e stimolante, sia a livello associativo che produttivo.
Sono in particolar modo valorizzate le forme di musica "minori", di
derivazione popolare, altrove scomparse di fronte ad eventi maggiori:
attività corali, orchestre di strumenti a plettro (ad es. di
mandolini), musiche per banda e bandella, ecc., in altre parole le
espressioni musicali derivate dalla Volksmusik austro-svizzera-tedesca.
Ciò non stupisce, considerando la peculiarità geografica,
storica e linguistica del Canton Ticino; in tal senso si nota una
chiara differenza con le regioni limitrofe dell'Italia del nord, che in
buona parte sembrano aver dimenticato le loro radici culturali.
Il sostrato della musica popolare in Ticino ha comunque mantenuto vivo
l'interesse per la musica in generale, favorendo l'organizzazione e il
successo di importanti eventi musicali anche in ambito classico, con
artisti ospiti che richiamano spettatori anche dalla Svizzera interna e
dalla vicina penisola; si pensi, ad esempio, al Progetto Martha Argerich, alle Settimane Musicali di Ascona, al Festival Organistico di Magadino, ai concerti dell'Orchestra della Svizzera italiana, ecc. |
Autore |
Piccardi, Carlo (a cura di)
|
Titolo |
La musica nella Svizzera italiana
|
Edizione |
In Bloc Notes, n. 48, 2003 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BCB BPER 309 |
Osservazioni |
Numero tematico realizzato in collaborazione con
l'associazione Ricerche Musicali nella Svizzera Italiana, raccoglie
contributi significativi sulla vita musicale e sugli artisti che hanno
operato nel canton Ticino.
Il curatore traccia dapprima il ritratto di una regione, quella
ticinese, che a lungo non ha avuto una posizione di primato in campo
musicale, pur con degne eccezioni: prevalentemente rurale e privo di
grandi centri urbani, il canton Ticino non ha potuto godere delle
risorse economiche e del consenso collettivo necessari per una vera
vita musicale. Ciò fu notato e criticato dallo stesso Franz
Liszt, trattenutosi a Lugano nel 1838: il vuoto istituzionale sulle
modalità di trasmissione della cultura, particolarmente
musicale, fu spesso compensato, ma in modo episodico. Pur con le
doverose distinzioni, tale situazione si è protratta fino al
secondo dopoguerra.
I contributi del volume intendono comunque far conoscere o rivalutare
nomi ed episodi della musica nella Svizzera italiana, che hanno in ogni
caso trovato in questa regione il luogo ideale per un'attività
degna di nota, creando terreno fertile per gli odierni sviluppi nel
settore. Segnaliamo per la musica classica i capitoli su:
- Percorsi di vita musicale, di Carlo Piccardi (concertisti, cantanti, compositori, sia ticinesi che ospiti)
- Il salotto dei Pollini, di Claudio Bacciagaluppi
- L'avventura spirituale di un musicista "reservato" (Edwin Loehrer), di Carlo Piccardi
- Cirillo Antognini, un caso di emigrazione artistica, di Giorgio Appolonia
- Alla scoperta di Hermann Scherchen, di Carlo Piccardi
- Ricordi di Gravesano, di Ermanno Briner
- "Judische" Musik aus dem Schweizer Exil : Max Ettinger in Ascona, di Ivana Rentsch
- Intervista a Nadir Vassena, di Antonio Baldassarre
- Frammenti di un antifonario romano, di Giovanni Conti
- la temperata irregolarità dell'estro di Luciano Sgrizzi, di Lorenzo Bianconi
|
Autore |
Ferrari, Tarcisio
|
Titolo |
L'organo Graziadio Antegnati della Collegiata di Bellinzona : nascita ed evoluzione storica
|
Edizione |
Bellinzona : Casagrande, 2002 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BCB 9.4 FERR |
Osservazioni |
In passato, gli organari attivi nel Sopraceneri
provenivano dall'area lombarda, più spesso varesina, oppure
dall'alta Leventina.
San Biagio era l'unica chiesa di Bellinzona a possedere un organo
già nel Quattrocento. Per la Collegiata si dovette attendere il
1584, quando la costruzione di un organo importante fu affidata a
Graziadio Antegnati, del ramo bresciano dell'omonima famiglia milanese.
L'organo fu terminato nel 1588, e da subito si distinse per la purezza
di costruzione e di suono tipica degli Antegnati: lo si può
definire come un esempio fra i più significativi dell'arte
organaria rinascimentale. Il testo esamina le caratteristiche tecniche
dello strumento, con dovizia di dati e illustrazioni. Seguono,
nell'ordine, la storia dell'organo nei secoli e quella degli organisti
che vi si sono avvicendati, con l'aiuto di documenti d'archivio.
Infine, la storia dei restauri dell'organo Antegnati, iniziati dopo
circa un secolo dalla sua costruzione; gli ultimi lavori furono
effettuati alla fine del secolo scorso.
|
Autore |
Appolonia, Giorgio |
Titolo |
Duecento anni di opera a Lugano |
Edizione |
Locarno : Dadò [etc.], 1996 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BCB 9.4 APPO |
Osservazioni |
Questo volume ripercorre le tappe salienti dal primo teatro a Lugano fino al giorno d'oggi. |
Titolo |
Euterpe
ticinese : appunti su una calcografia musicale |
Edizione |
In: Cenobio,
1990, n.3, luglio-settembre, pp. 255-267 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:
Dossier DRT Musica Classica in Ticino |
Osservazioni |
L’articolo ci parla di una delle poche
calcografie presenti in Ticino nella prima metà dell’800: l’Euterpe ticinese di Chiasso. Dopo un
approfondimento in merito alla calcografia vi è il catalogo della musica
stampata dall’Euterpe Ticinese custodito alla biblioteca cantonale di Lugano.
Poiché l’articolo non è recente, diversamente da quanto affermato nell’articolo,
la musica stampata dall’Euterpe Ticinese non viene custodita nel fondo antico
della Biblioteca cantonale di Lugano bensì nella Libreria Patria ( https://www.sbt.ti.ch/bclu/?m=patria ) della
stessa. |
Titolo |
Fondazione Musica Ticinensis |
Edizione |
[s.l.] : 1979- |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:Dossier DRT Musica Classica in Ticino |
Osservazioni |
Fondazione che, dal 1978, ha promosso la composizione e
l'esecuzione di opere nuove di musicisti ticinesi, nonché
l'attività concertistica e didattica degli stessi. Fra gli
intenti dei promotori, anche quello di agevolare gli studi a giovani
musicisti in difficoltà finanziarie.
Legata ad un'epoca meno ricca di occasioni musicali (rispetto ad oggi),
la Fondazione ha occupato un posto significativo nel panorama musicale
del Ticino. La presentiamo attraverso una scelta di pagine tratte da
vari siti Web (www.lugano.ch/lacitta/archivio,
www.promozioneculturale.ch) e dal copioso materiale presente
nell'Archivio di Stato di Bellinzona. In sede, nell'Ufficio di
documentazione regionale, sono anche disponibili pagine che illustrano
nei particolari l'attività della fondazione nei confronti dei
giovani musicisti, nonché l'attività musicale del
fondatore, maestro Bruno Amaducci. Per ulteriori informazioni, si
consulti il capitolo "indirizzi" del presente dossier. |
Autore |
Piccardi, Carlo
|
Titolo |
Prospettive e limiti delle ricerche musicali nella Svizzera italiana
|
Edizione |
In Scrinium, Studi e testimonianze pubblicati in
occasione della 53.ma assemblea annuale dell'Associazione degli
archivisti svizzeri, Lugano-Bellinzona 23 e 24 settembre 1976, p.
195-202 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BCB 3.0.4 SCRI |
Osservazioni |
Nel 1837, nel suo testo Svizzera Italiana,
Stefano Franscini dedica poche righe alla musica nel canton Ticino.
Prestando fede a questa testimonianza, Piccardi negli anni Settanta
dello scorso secolo evidenzia le deboli fondamenta delle
attività musicali ticinesi, spesso promosse dal turismo o da
ospiti eccelsi comunque incapaci di mettere radici ed incidere nella
vita culturale locale. A ben guardare, tuttavia, le cose possono essere
considerate diversamente: nell'Ottocento il canton Ticino aveva vissuto
un'importante stagione nel settore del melodramma, con i compositori
Pollini e Caccia, e con il tenore luganese Domenico Rea (1797-1843),
sicché una verifica storica del passato musicale del Ticino si
impone, anche per dare senso alle nuove proposte. è quanto viene
fatto dall'associazione "Ricerche Musicali nella Svizzera Italiana,
fondata nel 1970. Già Walter Jesinghaus aveva compiuto
importanti studi di musicologia, e può essere ricordato come un
pioniere in tale settore, malgrado le difficoltà nel reperire
fonti documentarie attendibili. Diversi musicisti ticinesi, come
Alessandro Tadei e Carlo Soliva, operarono infatti all'estero, come
parecchi artisti del cantone. Di altri compositori, che ebbero maggiori
legami con il Ticino, come ad esempio Francesco Robbiano (1585-1620),
è invece stato difficile reperire le copie delle composizioni.
Parlando di tempi più recenti, il compito dell'associazione
sarà anche quello di far conoscere importanti iniziative
musicali ticinesi, come i corsi sulla dodecafonia tenuti da Wladimir
Vogel a Comologno nel 1936 (i primi del genere in Europa) e lo studio
creato a Gravesano da Hermann Scherchen per la musica elettroacustica. |
Titolo |
La musica nella Svizzera italiana e la presenza della Radiorchestra
: elenco dei documenti distribuiti in occasione della tavola rotonda
organizzata dal Circolo Liberale di Cultura "Carlo Battaglini" |
Edizione |
Lugano : RMSI (Ricerche Musicali nella Svizzera Italiana), 1973 |
Localizzazione
segnatura |
Bellinzona : Archivio di Stato
Divisione : Diversi / Scatola n. 531, nr. int. 2274 |
Osservazioni |
Relazione del maestro Bruno Amaducci che fornisce preziose informazioni sulla vita musicale ticinese. In sintesi:
- breve storia dell'Associazione Ricerche Musicali nella
Svizzera Italiana (nata nel 1970 con l'intento di raccogliere documenti
e notizie sulla vita musicale del Ticino, ha operato in collaborazione
con la radio e la televisione del cantone per un'attività di
studio e ricerca oggi depositata presso l'Archivio di Stato di
Bellinzona)
- i musicisti del Ticino, o comunque attivi in Ticino,
in una prima ricerca sull'argomento (fra i risultati, è di
particolare interesse la presenza segnalata di grandi artisti nel
nostro cantone, come Liszt, Catalani, Zandonai, Strauss, Puccini,
Leoncavallo; i compositori ticinesi reperiti sono invece 47, per un
totale di 500 composizioni scritte, dall'inizio del Novecento; i
musicisti solisti sono 80, 28 dei quali nati nel cantone dove hanno
iniziato, e spesso completato, i loro stusi professionali)
- caratteristiche e qualità della Radiorchestra
(confronti con l'offerta orchestrale degli altri cantoni, direttori
ospiti, partecipazione alla vita musicale del Ticino, concerti, ecc.)
- grandi concerti sinfonici del canton Ticino, dal 1950 al 1960 (risultati di una breve indagine)
|
Autore |
Società Civica Filarmonica di Bellinzona |
Titolo |
Settembre musicale Bellinzona 1971 : sei concerti in Castel Grande |
Edizione |
Bellinzona : Casagrande 1971 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:
Dossier DRT Musica Classica in Ticino |
Osservazioni |
Il programma si apre con un invito che ricorda
la funzione della musica nei tempi passati. In seguito vi è il programma di
ogni concerto e, per ognuno di essi, anche una breve descrizione e cenni
storici riguardanti gli artisti che suonano in quella data. Il fascicolo è
completo di immagini. |
Autore |
Hertig, Walter |
Titolo |
Ricerche sugli organi antichi del Canton Ticino : rapporti e inventari |
Edizione |
Ascona : 1955 |
Localizzazione
segnatura |
Bellinzona, Archivio di Stato
Divisione : Diversi / Scatola n. 531 |
Osservazioni |
Diversamente da altre regioni della Svizzera, il Ticino
vanta un grande numero di organi antichi, molti dei quali purtroppo in
cattivo stato. Si preferisce spesso, anche per motivi economici,
acquistare nuovi organi dalla moderna tecnologia che restaurare quelli
del passato, mentre sarebbe auspicabile un intervento della sezione
cantonale dei Monumenti Storici per recuperare quanto ancora può
essere salvato di tali pregiati strumenti.
Segue un lungo elenco degli organi antichi ticinesi, con nomi di luogo, datazioni, caratteristiche dei manufatti. |
Per andare oltre... |
Risorse in Internet
- Dizionario dei musicisti della Svizzera italiana - http://www.ricercamusica.ch/ (verificato il 25.01.2017)
Preziosa banca-dati la cui prima stesura, anni or sono, fu fatta dalla
musicologa Lorenza Guiot (responsabile del Fondo Leoncavallo presso la
biblioteca cantonale di Locarno). Le sue schede, digitalizzate nel
corso del 2002 dal Conservatorio della Svizzera italiana, sono ora
disponibili online grazie ai servizi informatici della Fonoteca
Nazionale Svizzera di Lugano.
- Euterpe ticinese - http://www.ricercamusica.ch/
(verificato il 25.01.2017)
Casa editrice musicale di Chiasso, attiva nell'Ottocento
particolarmente per la stampa di brani brillanti per pianoforte e per
canto e pianoforte. Portò sempre il marchio dell'editore Lucca
di Milano accanto a quello chiassese, stampando quindi su concessione;
probabilmente riceveva in parte materiale già stampato da
Milano, anche se contribuì alla diffusione e conoscenza di
compositori ticinesi, come Francesco Pollini di Mendrisio.
Sembra anche che l'Euterpe abbia pubblicato clandestinamente musiche
già stampate dall'editore Ricordi, provocando l'ira di Carlo
Pozzi (ticinese e genero di Ricordi), che nel 1836 denunciò
l'accaduto alle autorità. L'Euterpe fu comunque in
attività fino al 1864 (ultima data certa), quando il suo
direttore Spinelli inviò al Consiglio di Stato gli esemplari
delle copie edite in quell'anno, ottemperando alla legge sulla
proprietà artistica.
- Fonoteca Nazionale Svizzera - http://www.fonoteca.ch (verificato il 25.01.2017)
Dal 1986, raccoglie, documenta e rende disponibili all'utenza tutti i
supporti sonori che, per il loro contenuto, mostrano un legame con la
Svizzera. Pur con inevitabili lacune dovute alla mancanza di un obbligo
di deposito legale, presso la Fonoteca troviamo: registrazioni
effettuate in Svizzera o all'estero di autori svizzeri e/o interpreti
svizzeri,emissioni radiofoniche storiche (1932-1955 circa), documenti
sonori di genere scientifico (ricerche linguistiche sui dialetti delle
valli ticinesi e sulla storia della radio in Svizzera, con
registrazioni originali) e registrazioni commerciali.
Dal 1992, in collaborazione con SRG SSR Idée Suisse, la Fonoteca
ha anche intrapreso il salvataggio delle emissioni radiofoniche incise
su disco, copiandone il contenuto su supporto digitale ed inserendolo
in una banca dati.
- Memoriav : preservare il patrimonio audiovisivo - http://www.memoriav.ch (verificato il 25.01.2017)
Fondata nel 1995 da varie istituzioni, comprendenti la Biblioteca
nazionale svizzera, l'Archivio federale svizzero, la Fonoteca nazionale
svizzera e SRG SSR Idée suisse, l'associazione Memoriav ha lo
scopo di salvaguardare e valorizzare iil patrimonio audiovisivo
svizzero, arricchendo così la memoria collettiva del Paese.
- cura e sostiene progetti di conservazione e fruizione nell'ambito della fotografia, del suono, del video
- stima le quantità e il grado di conservazione dei documenti
- cura i contatti con enti e singoli cittadini interessati all'argomento
- Musinfo - http://www.musinfo.ch (verificato il 25.01.2017)
Piattaforma elettronica di ricerca sulla musica svizzera, su progetto
finanziato dall'Ufficio federale della cultura, dall'istituto di
musicologia dell'università di Zurigo e dalla Fondazione SUISA
per la musica.
Offre una banca dati che registra biografie e/o bibliografie di
compositori, esecutori e gruppi musicali classici della Svizzera, con
indirizzi ed ulteriori rinvii a siti Internet, dove possibile.
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Riferimenti bibliografici
- 2011 - Piccardi, Carlo - Correnti d'aria musicale : storie di confine tra Svizzera e Italia, in AA.VV., "Il canto dei poeti" - Lugano-Milano, p. 305-338 (Biblioteca Univeristaria di Lugano - BUL M 30.3441)
2011 - Matthey, Jean-Louis - La mémoire sonore de la Suisse : entretien avec Pio Pellizzari, in "Revue Musicale Suisse", n. 10, p. 11-12
(di prossima pubblicazione) - Collarile, Luigi - Bellinzona 1675-1852 : aspetti della trasmissione di musica italiana verso i conventi della Svizzera interna, in AA.VV., "Musiques des monastères de la région alpine", a cura di G. castellani e C. Riedo
- 2009 - Piccardi, Carlo - Dialogo tra città e campagna : la Radio della Svizzera italiana alle origini, in : AA.VV., Radio e musica 1930-1950 - Atti del convegno di Parma - dicembre 2009, di prossima pubblicazione
- 2009 - Piccardi, Carlo - Musica e cittadinanza artistica : il caso svizzero, in "Musica/Realtà", n. 89
- 2004 - Piccardi, Carlo - Tra creatività e realtà quotidiana : la musica moderna alla radio svizzera, in "AAA-TAC, Acoustical Arts and Artifacts-Technology, Aesthetics, Communication", n. 1
- 2001 - Piccardi, Carlo - La musica moderna alla radio svizzera,
in AA.VV. "Entre Denges et Denezy..., Documenti sulla storia della
musica in Svizzera 1900-2000" - Basilea-Lucca : Paul Sacher Stiftung e
LIM
- 1995 - Bassi, Adriano - Tendenze della
musica contemporanea : studi su Angelo Canepa, Carlo Carfagna, Mario
Cesa, Ennio Cominetti, Guido Donati, Renato Grisoni, Stefano
Procaccioli, Delia Mugnaini Robotti
Milano : Miano (Lugano, Biblioteca cantonale / Libreria Patria - LGC LPA 295)
- 1993 - Mischiati, Oscar - Gli organi della Svizzera italiana : organi antichi del Sottoceneri, Lugano : RMSI, vol. 3 (Bellinzona, biblioteca cantonale/Doc. regionale - BCB 9.4 ORGA)
- 1990 - Vitali, Felice Antonio - Radio Monte Ceneri : quello scomodo microfono, Locarno : Dadò (Bellinzona, Biblioteca cantonale/Doc. regionale - BCB 10.3.3 VITA)
- 1989 - Lanini, Aldo - Gli organi della Svizzera italiana : organi moderni del Sottoceneri, Lugano : RMSI, vol. 4
- 1986 - Lanini, Aldo - Gli organi della Svizzera italiana : organi moderni del Sopraceneri e del Grigioni italiano, Lugano : RMSI, vol. 2
- 1985 - Nussio, Otmar - Suoni e fortuna, in "Rivista di Lugano", 18 settembre 1984-18 ottobre 1985 (a puntate)
- 1983 - Piccardi, Carlo - La musica nella Svizzera italiana : incertezze di un risveglio,
in : AA.VV., "Per conoscere la Svizzera italiana" - Lugano : Fondazione
Piero Pellegrini (Bellinzona, Bibl. cantonale / Doc. regionale - BCB
3.3.0 PER)
- 1983 - Pedrazzi, Gian Piero - 50 anni di Radio della Svizzera Italiana, Lugano : RSI
- 1975 - Amaducci, Bruno -La musica nella Svizzera italiana : relazione
Lugano : Ricerche musicali nella Svizzera italiana (Bellinzona, Archivio di Stato / Magazzino - ASB 7957/11)
- [S.d.] - Atti diversi concernenti il Club Amici della Musica : programmi di Locarno (Bellinzona, Archivio di Stato - Divisione : Diversi; Scatola 1462, nr. interno 6262 e 6263)
- [S.d.] - Atti diversi concernenti la Fondazione "Musica Ticinensis" (Bellinzona, Archivio di Stato - Divisione : Diversi; Scatola 1805)
- [S.d.] - Musica drammatica : annotazioni
(Bellinzona, Archivio di Stato - Divisione : Diversi; Scatola 531, nr. interno 2271)
- [S.d.] - Musica e Canto : annotazioni, ritagli di giornali, ecc. (Bellinzona, Archivio di Stato - Divisione: Diversi; Scatola 491, nr. interno 2046)
- [S.d.] - Musica, Società : annotazioni (Bellinzona, Archivio di Stato - Divisione: Diversi; Scatola 1379, nr. interno 4638)
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