Dossier documentari

La scuola che verrà (Dossier n. 126)

1. Premessa

Sommario completo

1. Premessa

2. Generalità

3. Aspetti legislativi

4. Aspetti didattici

5. Rassegna Stampa

6. Bibliografia audiovisiva

7. Indirizzi utili

Il 23 settembre 2018 la popolazione ticinese si è espressa in merito allo stanziamento di un credito quadro di fr. 6'730'000.- per il finanziamento della sperimentazione del progetto di riforma della scuola dell'obbligo denominato "La scuola che verrà" in 4 sedi di scuola media e 3 sedi di scuola comunale del Canton Ticino. Lo scontro verteva su concezioni diverse della scuola e dei compiti dello Stato al riguardo. Il progetto sottoposto a una fase triennale di sperimentazione, incentrato sul "come" si insegna, prevedeva cambiamenti che avrebbero toccato in particolare la scuola media: tra questi, l'abolizione dei livelli A e B in tedesco e matematica, e il loro superamento tramite misure volte a permettere ai docenti di lavorare più vicino agli allievi, quali ad esempio laboratori a metà classe (introdotti già dalla prima media e estesi a otto materie) o ateliers con docente disciplinare e di sostegno, per sostenere i ragazzi nello studio di matematica, italiano e tedesco. "La scuola che verrà" era un progetto che, nelle intenzioni dei promotori, avrebbe gestito meglio l'eterogeneità degli allievi in un contesto inclusivo, senza separare dunque precocemente i ragazzi, e mettendo i docenti in condizione di poter offrire a tutti dei percorsi didattici personalizzati e quindi più efficaci, valorizzando così le capacità personali di ogni allievo. Non sono mancate le critiche al riguardo, culminate con la raccolta di firme che ha portato alla votazione popolare. Secondo i referendisti, il progetto di riforma avrebbe livellato verso il basso le competenze scolastiche, mentre la scuola non dovrebbe ignorare la crescente competitività del mercato del lavoro. Il responso delle urne, in effetti, ha bocciato la sperimentazione del progetto con una maggioranza di voti abbastanza netta. La stampa dà ampio risalto all'esito della votazione, analizzando motivazioni (pro e contro), polemiche, riflessioni, nuove idee di riforma.

Per dare linearità a una tematica così complessa, il presente dossier, dopo un accenno generale al progetto di riforma, propone le sue coordinate legislative, ed un capitolo dedicato agli aspetti didattici (contenuti della riforma, opinioni di docenti, pubblicazioni). Un apposito capitolo è dedicato alla rassegna stampa sul tema, presentata in ordine cronologico. Il materiale documentario non contenuto nel dossier, ma che potrebbe servire per ricerche puntuali, è indicato in ogni capitolo (Riferimenti Bibliografici). Per contro non sono state riprese le bibliografie inserite nei vari documenti, poiché allegate agli stessi. Nella sezione 6. Bibliografia audiovisiva è indicato il materiale consultabile presso la sala audiovisivi della biblioteca cantonale di Bellinzona ed anche altri documenti sull'argomento presenti negli archivi della RSI o provenienti da altre fonti audio/video. Infine, presentiamo una lista di indirizzi utili per ulteriori ricerche.
Ricordiamo che il dossier in forma elettronica ha dimensioni ridotte; quello cartaceo, consultabile presso la Biblioteca Cantonale di Bellinzona nella sezione di Documentazione Regionale Ticinese, comprende anche svariati indici, pagine significative di testi e giornali consultati, brochures, stampati.


Per la nostra ricerca ci siamo avvalsi delle seguenti diciture:

  • la scuola che verrà
  • riforma scuola (elementare/media)
  • Manuele Bertoli/riforma scuola
  • scuola media

Dossier realizzato nel 2018 da Zarina Armari Quadroni.
Aggiornato al 9 ottobre 2018.
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