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Romanino

Ceretti Francesco, D'Adda Roberta, Turati Nicola

Luogo: Firenze
Editore: Giunti
Anno di pubblicazione: 2024
ISBN: 9788809917217

Girolamo Romani, detto Romanino (Brescia 1484/1487 - 1560 circa) si forma a Brescia agli inizi del Cinquecento sugli esempi della pittura milanese e veneziana, soprattutto quest'ultima, che vedeva al lavoro Giorgione e il giovane Tiziano, e anche Dürer. La sua pittura si caratterizza per un'originale propensione a una certa agitazione dei gesti, al realismo, all'espressività dei volti, una vena eccentrica a volte incline al grottesco, quasi una tendenza irrequieta, "provinciale" e modernissima, a liberarsi dalla compostezza classicheggiante che dominava il panorama dell'arte italiana del tempo. Questa sua verve emerge in opere come il Martirio di san Giorgio di Verona, per esempio, ma anche in opere più "ufficiali" come quelle della cappella del Sacramento a Brescia. La più chiara espressione di questa vena anticlassica, vivace e ironica, è però negli affreschi del castello del Buonconsiglio di Trento, con vivaci scene a tema mitologico.
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