Ossi di seppia. Eugenio Montale e il «male di vivere»
08.05.2025
Mendrisio, Biblioteca cantonale LaFilanda
«Ossi di seppia» è il titolo della raccolta di poesie di Eugenio Montale pubblicata
per la prima volta a Torino nel 1925. Un'opera che ha profondamente inciso nella
cultura novecentesca sia dal punto di vista tematico - la disarmonia, il male di vivere
per sfuggire al quale troviamo la costante ricerca del varco, della maglia rotta - sia
dal punto di vista linguistico - Montale sceglie una poesia che ben ritragga tale disarmonia
col mondo e si affida a parole lontane dalla tradizione, spesso scabre o
aspre, legate agli oggetti-simbolo che rappresentino i temi esistenziali.
L'osso di seppia è un relitto, esiliato dal mare, che riproduce raffigura il senso di
esclusione montaliana dalla natura e dalla felicità. Come egli ebbe a dire: «La poesia
non è strumento per conoscere la realtà, ma è solo ricerca e
mai raggiungimento della verità».
