Dossier documentari

La Lingua Italiana in Svizzera (dossier n. 61)

2. Generalità

Sommario completo

1. Premessa

2. Generalità

3. Cronologia

4. Aspetti legislativi (Confederazione)

5. Aspetti legislativi (Cantone)

6. La Lingua Italiana in Ticino

7. La Lingua Italiana in Svizzera

8. Promozione della Lingua Italiana nella Confederazione

9. Bibliografia

10. Indirizzi

Autore Arcangeli, Massimo
Titolo Cercasi Dante disperatamente : l'italiano alla deriva
Edizione Roma : Carocci, 2012
Localizzazione
segnatura
Biblioteca cantonale di Lugano/ Libero accesso

Segn.LGC 458 ARCA 1

Osservazioni

Anche l'italiano parlato in Italia corre pericolo. Il patrimonio lessicale si impoverisce, cresce l'analfabetismo di ritorno, si diffonde il turpiloquio verbale e il cosiddetto "itanglese". Difficile stabilire se si tratti di una naturale evoluzione della lingua o se davvero manchi la cultura della buona lingua, o almeno della lingua corretta. E diversi sono gli aspetti della questione.
  • In primis, l' "anglomania" che ha contaminato il linguaggio quotidiano, nonché quello commerciale e mediatico. Troppo spesso la tipica struttura lessicale e sintattica dell'inglese sembra più agile e adatta ad esprimere nuovi concetti, o designare nuovi strumenti o competenze. Non tutti i neologismi sono giustificati, però, e diventa lecito chiedersi perché utilizzare parole inglesi quando in italiano esiste un preciso termine equivalente (vedi parole come car sharing, aqua-gym, e-bike, star system, take-away, e-mail, meeting, ecc.). Ne consegue l'aumento di parole inesistenti in ambedue le lingue, frutto di una macedonia lessicale, e ampiamente utilizzate: chattare, messaggiare, taggare, stoppare, ecc.
  • In secondo luogo, avanza un linguaggio ricco di abbreviazioni, simboli, numeri e segni di punteggiatura nelle comunicazioni attraverso i nuovi media elettronici (telefonini, computer): lo stile inevitabilmente raggiunge anche la comunicazione su carta, o quanto meno la influenza (6 TT PM, TVB = sei tutto per me, ti voglio bene)
  • Trionfano anche il "burocratese", dalle scritte nei luoghi pubblici ai documenti ufficiali, e le varie forme di italiano "tecnico", legato ai diversi settori sociali, non senza una buona dose di ipocrisia: operatore scolastico (o sanitario, o ecologico, o carcerario), assistente alle vendite, colf, audioleso, non abbiente, gay, diversamente abile, ecc.
  • Infine, ma non ultima, l'influenza di radio, televisione, giornali, canzoni, ecc.: dal mondo dell'informazione e dall'intrattenimento giungono chicche lessicali che in breve trovano posto nella lingua quotidiana. L'errore, lo strafalcione o l'anglicismo continuamente ripetuti ed ascoltati perdono la loro carica negativa ed entrano nell'uso corrente (gossip, look, trendy, cult, fiction, incontrario, bipartisan, rumor, ecc.).


Autore Moretti, Bruno ; Pandolfi, Elena Maria ; Casoni, Matteo (a cura di)
Titolo Vitalità di una lingua minoritaria : aspetti e proposte metodologiche : atti del convegno di Bellinzona, 15-16 ottobre 2010
Edizione Bellinzona : DECS, 2011
Localizzazione
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Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/AC/OLSI/documenti/Indice_Vitalita_lingua_minoritaria_Vitality_minority_language_OLSI_01.pdf
Osservazioni Confronto internazionale e plurilingue sul tema dello studio e del monitoraggio di lingue minoritarie e della loro vitalità. I contributi qui raccolti offrono considerazioni metodologiche su diversi approcci al tema, considerando il concetto di vitalità e di lingua minoritaria in relazione ad aspetti quali la comunità linguistica, il repertorio linguistico o le situazioni di language endangerment. Vengono anche presentate situazioni specifiche di singole varietà o comunità linguistiche minacciate. I risultati qui emersi offrono importanti argomenti di riflessione, analisi critica e approfondimento al tema che l'OLSI sta affrontando e che è stato lo spunto del convegno, vale a dire la messa a punto di uno strumento di misurazione della vitalità dell'italiano in Svizzera.

Titolo Do you speak Swiss? : diversità delle lingue e competenze linguistiche in Svizzera : programma nazionale di ricerca PNR 56
Edizione Berna : Istituto di Linguistica, 2010
Localizzazione
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Internet (verificato il 29.04.2013)
http://www.nfp56.ch/i_portraet_resultate.cfm
Osservazioni IL PNR 56 è un programma che studia le basi scientifiche della politica linguistica svizzera: comprensione tra le comunità linguistiche, costruzione identitaria degli individui nelle loro dimensioni linguistiche e loro competenze rispetto alla prima lingua e alle altre. Il programma si concentra quindi sulla situazione linguistica degli adulti, le sfide della scuola, le coordinate legislative e le ricadute economiche della questione, le interazioni fra lingua e identità.

Il progetto di ricerca "Do yous speak Swiss?" (disponibile anche in edizione cartacea) si è concluso nel 2010 analizzando diversi temi importanti, fra i quali:

  • proposta di insegnamento bilingue : opportunità? vantaggi?
  • multilinguismo nell'amministrazione federale, nei testi giuridici, nelle aziende, in ambito militare
  • il ruolo della SRG SSR nella politica linguistica
  • il significato del romancio per i romanci
  • gli svizzero-tedeschi e il "buon tedesco": come e quando lo parlano
  • italiano come lingua seconda
  • l'impatto dell'inglese sulle lingue nazionali
  • apprendimento delle lingue e identità
  • il fenomeno delle minoranze linguistiche in Svizzera: lingua d'origine e lingua adottata

Autore Casoni, Matteo
Titolo L'italianità nei giornali della Svizzera d'oltralpe : rilevamento nelle cronache del maggio 2003 di sei quotidiani
Edizione Bellinzona : Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, 2005
Localizzazione
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Internet (verificato il 26.03.2013)
http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/
Osservazioni Si è osservata la presenza dell'italianità in un mese di cronache pubblicate da sei giornali svizzeri di lingua tedesca e francese.
Attraverso osservazioni statistiche e contenutistiche, l'autore ha cercato di comprendere con quanta considerazione e rispetto a quali argomenti i giornali confederati si interessano dell'italianità. Pur tenendo anche conto delle esigenze dei mass media (per cui spesso si cade nel sensazionalismo), è indubbiamente interessante avere una "finestra" attraverso la quale studiare le relazioni fra diverse regioni culturali e linguistiche. Tenendo conto della durata limitata del peiodo di osservazione, ricordiamo alcuni risultati:
  • l'italianità è presente come fatto di cronaca, non di cultura, e non in cronaca ordinaria, ma solitamente per episodi salienti
  • il tasso di presenza dell'italianità nei giornali è del 4.5% delle notizie totali
  • le notizie sull'Italia sono il 62.5%, mentre il 37.4% riguarda il Ticino
  • solo in rare occasioni si sono letti clichés o stereotipi
  • la presenza linguistica dell'italiano è per forza di cose limitata: il 36.8% delle notizie dall'italianità contiene almeno un termine in lingua italiana

Autore Fasani, Remo
Titolo Un libello sulla Svizzera plurilingue
Edizione Locarno : Dadò, 2004
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:BCB 10.1.1.2 FASA
Osservazioni Una pubblicazione che indaga con spirito critico il concetto di "Svizzera plurilingue": davvero esiste tale realtà? Sembrerebbe di no, e neanche le lingue cosiddette "ufficiali" sono al riparo da un diffuso impoverimento e dal pericolo di ghettizzazione. Fra i temi del libro:
  • l'egemonia del dialetto nella Svizzera tedesca (Schwiizertütsch), con rischio di chiusura mentale
  • problema dialetto/identità e lingua/identità
  • le cattedre di lingue nazionali nelle università
  • Röstigraben e insegnamento delle lingue
  • i media svizzeri e le lingue nazionali

Titolo I cantoni firmano la pace linguistica
Edizione Berna : Swissinfo, 2004
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Internet (verificato il 10.03.2009)

Non più in rete al 27.03.2013

Osservazioni Dal 2012, nelle scuole elementari svizzere si insegneranno due lingue straniere, di cui una nazionale, a partire dal terzo anno di scolarità.
La Conferenza dei 26 direttori cantonali dell'educazione, con questa decisione, offre la possibilità ad ogni cantone di promuovere il multilinguismo in piena autonomia, senza dimenticare le esigenze dell'economia moderna. Se dunque i cantoni germanofoni sceglieranno di iniziare con lo studio della lingua inglese, per poi proseguire in quinta classe con il francese, i cantoni romandi inizieranno con il tedesco, seguito dall'inglese. Il Ticino ha optato per lo studio del francese, in terza classe, seguito dal tedesco in quinta classe (rimandando così lo studio dell'inglese). I Grigioni propongono dapprima lo studio del tedesco o dell'italiano/romancio, a seconda della lingua parlata dai bambini, per poi proseguire con l'inglese, e non più con il francese.

Insomma, un compromesso non del tutto soddisfacente, che apre numerose considerazioni sui concetti di plurilinguismo e identità nazionale.

Autore Casoni, Matteo
Titolo La presenza delle lingue in un repertorio di siti Web elvetici : sondaggio quantitativo e osservazione di quattro siti
Edizione Bellinzona : Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, maggio 2003
Localizzazione
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Internet (verificato il 27.03.2013)
http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/
Osservazioni Indagine sulla presenza delle lingue, e in special modo dell'italiano, in un repertorio significativo di siti internet appartenenti a istituzioni statali, parastatali e private elvetiche di rilievo (fra i siti presi in esame, quelli di Pro Helvetia e della Biblioteca Nazionale).
Le occorrenze rilevate mostrano che istituzioni "piccole", private o legate ad eventi specifici privilegiano criteri geografici per la scelta delle lingue da adottare (si usa la lingua del posto); ma comunque anche istituzioni più grandi, come ad esempio i politecnici federali di Zurigo e Losanna, seguono questo criterio.
In aggiunta al movente territoriale, c'è anche quello tematico (legato al contenuto del sito), che spesso porta alla scelta dell'inglese e dello spagnolo, sfavorendo lingue minoritarie come l'italiano.

L'italiano è invece ben rappresentato nei siti dell'amministrazione federale, a differenza del romancio. Sembrerebbe dunque che la lingua italiana abbia presenza pari alle altre lingue nazionali a livello generale, ma non nei settori specifici dell'informazione in rete.

Titolo Convegno su La realtà dell'italianità in Svizzera
Edizione Lugano : Biblioteca cantonale, 2003
Localizzazione
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Bellinzona, Archivio di Stato
Segn.: ASB 13856
Osservazioni Atti del convegno organizzato dalla Biblioteca cantonale di Lugano il 17 maggio 2003.

Parlare di italianità e cultura italiana significa parlare sopratutto della lingua italiana, particolarmente in una nazione plurilingue come la Svizzera. Gli interventi del convegno mirano ad analizzare la presenza, qualitativa e quantitativa, dell'italiano nei media svizzeri, nelle istituzioni svizzere, nella scuola svizzera. Sono presentati anche dati statistici dai quali si nota il forte calo degli italofoni nel Paese, nel ventennio 1980-2000, tranne che nel Canton Ticino, dove si registra un aumento del 9%. Per di più, il realismo impone di capire che, senza l'intervento della Confederazione, il Ticino non può promuovere in modo efficace la lingua e la cultura italiane al di fuori della Svizzera italiana. Ma una lingua minoritaria, anche se nazionale, può davvero contare su quest'aiuto?
Il dubbio è lecito, pensando ai pochi rappresentanti italofoni nell'amministrazione federale, allo scarso peso dato all'italiano nelle manifestazioni di Expo 02, ai minacciati tagli alle cattedre di italianistica nelle università d'oltralpe (il convegno è del 2003), ecc.
La seconda parte del convegno illustra le iniziative ticinesi per salvaguardare l'italiano in Svizzera:
  • creazione dell'università della Svizzera italiana (USI)
  • attivazione dell'Alta Scuola Pedagogica di Locarno
  • corsi organizzati dal Centro di dialettologia ed etnografia di Bellinzona
  • legge cantonale delle biblioteche
  • ristrutturazione della biblioteca cantonale di Lugano, con sede adeguata per l'Archivio Prezzolini e per l'Archivio di cultura contemporanea
  • attivazione dell'Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, grazie ai sussidi federali
  • progetti della RTSI

Autore Lucini, Doris
Titolo La lingua non si ferma al confine
Edizione Berna : Swissinfo, 2003
Localizzazione
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Internet (verificato il 10.03.2009)

non più in rete al 27.03.2013

Osservazioni Malgrado l'apparente disinteresse della vicina Penisola, la situazione dell'italianistica in Svizzera è buona, pur presentando qualche lacuna. È ad esempio vero che non esistono cattedre d'italianistica in Ticino, ma ve ne sono di ottime nel resto del Paese (l'articolo è del 2003), dove tutte le lezioni si tengono in italiano. Fa eccezione il Politecnico federale di Zurigo, dove nessuno ha più occupato il posto d'insegnamento d'italiano che nell'Ottocento fu anche di De Sanctis.

Un pericolo per la sopravvivenza di tali cattedre può però venire dalla crisi economica e dall'interesse minore mostrato dalla terza generazione di immigrati dall'Italia.

Titolo Capirsi nella Babele svizzera
Edizione Berna : Swissinfo, 2002
Localizzazione
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Internet (verificato il 10.03.2009)
http://www.swissinfo.org
Osservazioni Il disegno di legge federale sulle lingue nazionali intende promuovere il plurilinguismo svizzero, ma non mancano le critiche di chi teme sovvenzioni a pioggia; resta poi controversa la questione del futuro Istituto nazionale per il plurilinguismo (IP) e dell'insegnamento della lingua inglese.

Autore Rossello, Raffaella
Titolo Il plurilinguismo, un lusso?
Edizione Berna : Swissinfo, 2002
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Internet (verificato il 10.03.2009)
http://www.swissinfo.org
Osservazioni La ricchezza linguistica della Svizzera è una caratteristica essenziale della sua identità; l'avanprogetto della nuova legge federale sulle lingue nazionali lo conferma.
Le leggi di mercato e gli interessi particolari hanno tuttavia grande forza nel determinare il peso didattico concesso a ciascuna lingua, compreso l'inglese, ormai necessario nel curriculum scolastico. Ma qualcosa va fatto, per difendere una ricchezza culturale che rischia di scomparire ed evitare che l'idea di Svizzera si riduca al bilinguismo locale-inglese (ovvero schwyzerdütsch-inglese).

Autore Bianconi, Sandro
Titolo [Recensione di:] Francesco Bruni (a cura di), L'italiano nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali, Torino, UTET, 1992
Edizione In : Archivio Storico Ticinese -n. 112, anno 29, dicembre 1992, p. 340-343
Localizzazione
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Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BPER 85
Osservazioni Commento alla pubblicazione del citato libro, curato da Bruni, ed interessante per il suo abbandono della visione toscanocentrica della lingua italiana. Il punto di vista policentrico-regionale è infatti il migliore per la realtà italiana, così complessa e stratificata, anche a livello linguistico.
Nel volume trovano spazio anche pagine dedicate all'italiano di regioni fuori d'Italia, come il Canton Ticino, e firmate da Ottavio Lurati. Si tratta di un contributo interessante, a detta di Bianconi, anche se a volte denota una certa mancanza di approfondimento.

Una raccolta stampa allegata alla versione cartacea di questo dossier illustra la realtà del plurilinguismo in Svizzera, e della lingua italiana in particolare.
Dal 1998 ad oggi, una panoramica su una situazione di crisi non soltanto linguistica; non sono minacciate le lingue minoritarie (italiano e romancio), quanto il plurilinguismo, caratteristica peculiare del Paese. Un numero sempre minore di svizzeri si sente realmente partecipe di uno spazio culturale plurilingue, intendendo con ciò non tanto la conoscenza di tutte le lingue nazionali, quanto uno spirito di apertura e condivisione. Se a questo si aggiunge l'avanzare della lingua inglese, ormai necessaria, avremo puntualmente scelte politiche e didattiche che negano l'importanza delle lingue con minor numero di parlanti, distruggendo la ricchezza culturale del Paese.
Per andare oltre...
Riferimenti bibliografici
  • 2009 - Mazzoleni, O. ; Ratti, R. (a cura di) - Identità nella globalità : le sfide della Svizzera italiana - Bellinzona : Coscienza Svizzera ; Lugano : Casagrande (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 0.3.1 IDEN)
  • 2007 - Atti del convegno "L'italiano nel mondo. Prospettive del terzo millennio", In "Quaderni grigionitaliani", anno 76, n. 1 ( Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - PER 538)
  • 2004 - Bianconi, Sandro - Statistica e lingue : un'analisi dei dati del Censimento federale della popolazione 2000 - Bellinzona : Ufficio di statistica/Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.1.2 BIAN)
  • 2000 - Martinoni, Renato - Ercole al bivio : appunti di un post-italianista - in "Humanitas", n. 1, p. 133-144 (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC P 235)
  • 1983 - Martinoni, Renato - Problemi linguistici del mondo alpino - napoli : Liguori (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.0 PROB)
  • 1978 - Berruto, Gaetano - Le varietà dell'italiano - Bellinzona : Ufficio insegnamento medio (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC COLL 434 E 1)
  • 1960- "Studi linguistici italiani" - Fribourg : Ed. Universitaires/Roma : Salerno Editrice (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC P 700)
  • 1958 - Calgari, Guido - Cultura italiana in Svizzera - Firenze : [s.n.] (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC LPS 791)
[Lista dossier documentari] [Sistema bibliotecario ticinese]

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