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Autore |
Arcangeli, Massimo |
Titolo |
Cercasi Dante disperatamente : l'italiano alla deriva |
Edizione |
Roma : Carocci, 2012 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Lugano/ Libero accesso
Segn.LGC 458 ARCA 1
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Osservazioni |
Anche l'italiano parlato in Italia corre pericolo. Il patrimonio
lessicale si impoverisce, cresce l'analfabetismo di ritorno, si
diffonde il turpiloquio verbale e il cosiddetto "itanglese". Difficile
stabilire se si tratti di una naturale evoluzione della lingua o se
davvero manchi la cultura della buona lingua, o almeno della lingua
corretta. E diversi sono gli aspetti della questione.
- In primis, l' "anglomania" che ha contaminato il
linguaggio quotidiano, nonché quello commerciale e mediatico.
Troppo spesso la tipica struttura lessicale e sintattica dell'inglese
sembra più agile e adatta ad esprimere nuovi concetti, o
designare nuovi strumenti o competenze. Non tutti i neologismi sono
giustificati, però, e diventa lecito chiedersi perché
utilizzare parole inglesi quando in italiano esiste un preciso termine
equivalente (vedi parole come car sharing, aqua-gym, e-bike, star system, take-away, e-mail, meeting,
ecc.). Ne consegue l'aumento di parole inesistenti in ambedue le
lingue, frutto di una macedonia lessicale, e ampiamente utilizzate: chattare, messaggiare, taggare, stoppare, ecc.
- In secondo luogo, avanza un linguaggio ricco di
abbreviazioni, simboli, numeri e segni di punteggiatura nelle
comunicazioni attraverso i nuovi media elettronici (telefonini,
computer): lo stile inevitabilmente raggiunge anche la comunicazione su
carta, o quanto meno la influenza (6 TT PM, TVB = sei tutto per me, ti voglio bene)
- Trionfano anche il "burocratese", dalle scritte nei
luoghi pubblici ai documenti ufficiali, e le varie forme di italiano
"tecnico", legato ai diversi settori sociali, non senza una buona dose
di ipocrisia: operatore scolastico (o sanitario, o ecologico, o
carcerario), assistente alle vendite, colf, audioleso, non abbiente,
gay, diversamente abile, ecc.
- Infine, ma non ultima, l'influenza di radio,
televisione, giornali, canzoni, ecc.: dal mondo dell'informazione e
dall'intrattenimento giungono chicche lessicali che in breve trovano
posto nella lingua quotidiana. L'errore, lo strafalcione o l'anglicismo
continuamente ripetuti ed ascoltati perdono la loro carica negativa ed
entrano nell'uso corrente (gossip, look, trendy, cult, fiction, incontrario, bipartisan, rumor, ecc.).
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Autore |
Moretti, Bruno ; Pandolfi, Elena Maria ; Casoni, Matteo (a cura di) |
Titolo |
Vitalità di una lingua minoritaria : aspetti e proposte metodologiche : atti del convegno di Bellinzona, 15-16 ottobre 2010 |
Edizione |
Bellinzona : DECS, 2011 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/AC/OLSI/documenti/Indice_Vitalita_lingua_minoritaria_Vitality_minority_language_OLSI_01.pdf |
Osservazioni |
Confronto internazionale e plurilingue sul tema dello
studio e del monitoraggio di lingue minoritarie e della loro
vitalità. I contributi qui raccolti offrono considerazioni
metodologiche su diversi approcci al tema, considerando il concetto di
vitalità e di lingua minoritaria in relazione ad aspetti quali
la comunità linguistica, il repertorio linguistico o le
situazioni di language endangerment. Vengono anche presentate
situazioni specifiche di singole varietà o comunità
linguistiche minacciate. I risultati qui emersi offrono importanti
argomenti di riflessione, analisi critica e approfondimento al tema che
l'OLSI sta affrontando e che è stato lo spunto del convegno,
vale a dire la messa a punto di uno strumento di misurazione della
vitalità dell'italiano in Svizzera. |
Titolo |
Do you speak Swiss? : diversità delle lingue e competenze linguistiche in Svizzera : programma nazionale di ricerca PNR 56 |
Edizione |
Berna : Istituto di Linguistica, 2010 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 29.04.2013)
http://www.nfp56.ch/i_portraet_resultate.cfm |
Osservazioni |
IL PNR 56 è un programma che studia le basi
scientifiche della politica linguistica svizzera: comprensione tra le
comunità linguistiche, costruzione identitaria degli individui
nelle loro dimensioni linguistiche e loro competenze rispetto alla
prima lingua e alle altre. Il programma si concentra quindi sulla
situazione linguistica degli adulti, le sfide della scuola, le
coordinate legislative e le ricadute economiche della questione, le
interazioni fra lingua e identità.
Il progetto di ricerca "Do yous speak Swiss?" (disponibile anche in edizione cartacea) si è concluso nel 2010 analizzando diversi temi importanti, fra i quali:
- proposta di insegnamento bilingue : opportunità? vantaggi?
- multilinguismo nell'amministrazione federale, nei testi giuridici, nelle aziende, in ambito militare
- il ruolo della SRG SSR nella politica linguistica
- il significato del romancio per i romanci
- gli svizzero-tedeschi e il "buon tedesco": come e quando lo parlano
- italiano come lingua seconda
- l'impatto dell'inglese sulle lingue nazionali
- apprendimento delle lingue e identità
- il fenomeno delle minoranze linguistiche in Svizzera: lingua d'origine e lingua adottata
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Autore |
Casoni, Matteo |
Titolo |
L'italianità nei giornali
della Svizzera d'oltralpe : rilevamento nelle cronache del
maggio 2003 di sei quotidiani |
Edizione |
Bellinzona : Osservatorio linguistico della
Svizzera italiana, 2005 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 26.03.2013)
http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/ |
Osservazioni |
Si è osservata la presenza
dell'italianità in un mese di cronache pubblicate da sei
giornali svizzeri di lingua tedesca e francese.
Attraverso osservazioni statistiche e contenutistiche, l'autore ha
cercato di comprendere con quanta considerazione e rispetto a quali
argomenti i giornali confederati si interessano
dell'italianità. Pur tenendo anche conto delle esigenze dei
mass media (per cui spesso si cade nel sensazionalismo), è
indubbiamente interessante avere una "finestra" attraverso la quale
studiare le relazioni fra diverse regioni culturali e linguistiche.
Tenendo conto della durata limitata del peiodo di osservazione,
ricordiamo alcuni risultati:
- l'italianità è presente
come fatto di cronaca, non di cultura, e non in cronaca ordinaria, ma
solitamente per episodi salienti
- il tasso di presenza dell'italianità
nei giornali è del 4.5% delle notizie totali
- le notizie sull'Italia sono il 62.5%, mentre il
37.4% riguarda il Ticino
- solo in rare occasioni si sono letti
clichés o stereotipi
- la presenza linguistica dell'italiano
è per forza di cose limitata: il 36.8% delle notizie
dall'italianità contiene almeno un termine in lingua
italiana
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Autore |
Fasani, Remo |
Titolo |
Un libello sulla Svizzera plurilingue |
Edizione |
Locarno : Dadò, 2004 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:BCB 10.1.1.2 FASA |
Osservazioni |
Una pubblicazione che indaga con spirito critico il concetto
di "Svizzera plurilingue": davvero esiste tale realtà?
Sembrerebbe di no, e neanche le lingue cosiddette "ufficiali" sono al
riparo da un diffuso impoverimento e dal pericolo di ghettizzazione.
Fra i temi del libro:
- l'egemonia del dialetto nella Svizzera tedesca (Schwiizertütsch), con rischio di chiusura mentale
- problema dialetto/identità e lingua/identità
- le cattedre di lingue nazionali nelle università
- Röstigraben e insegnamento delle lingue
- i media svizzeri e le lingue nazionali
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Titolo |
I cantoni firmano la pace linguistica |
Edizione |
Berna : Swissinfo, 2004 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 10.03.2009)
Non più in rete al 27.03.2013
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Osservazioni |
Dal 2012, nelle scuole elementari svizzere si
insegneranno due lingue straniere, di cui una nazionale, a partire dal
terzo anno di scolarità.
La Conferenza dei 26 direttori cantonali dell'educazione, con questa
decisione, offre la possibilità ad ogni cantone di
promuovere il multilinguismo in piena autonomia, senza dimenticare le
esigenze dell'economia moderna. Se dunque i cantoni germanofoni
sceglieranno di iniziare con lo studio della lingua inglese, per poi
proseguire in quinta classe con il francese, i cantoni romandi
inizieranno con il tedesco, seguito dall'inglese. Il Ticino ha optato
per lo studio del francese, in terza classe, seguito dal tedesco in
quinta
classe (rimandando così lo studio dell'inglese). I Grigioni
propongono dapprima lo studio del tedesco o dell'italiano/romancio, a
seconda della
lingua parlata dai bambini, per poi proseguire con l'inglese, e non
più con il francese.
Insomma, un compromesso non del tutto soddisfacente, che apre numerose
considerazioni sui concetti di plurilinguismo e identità
nazionale. |
Autore |
Casoni, Matteo |
Titolo |
La presenza delle lingue in un
repertorio di siti Web elvetici : sondaggio quantitativo e
osservazione di quattro siti |
Edizione |
Bellinzona : Osservatorio linguistico della
Svizzera italiana, maggio 2003 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 27.03.2013)
http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/ |
Osservazioni |
Indagine sulla presenza delle lingue, e in
special modo dell'italiano, in un repertorio significativo di siti
internet appartenenti a istituzioni statali, parastatali e private
elvetiche di rilievo (fra i siti presi in esame, quelli di Pro Helvetia
e della Biblioteca Nazionale).
Le occorrenze rilevate mostrano che istituzioni "piccole", private o
legate ad eventi specifici privilegiano criteri geografici per la
scelta delle lingue da adottare (si usa la lingua del posto); ma
comunque anche istituzioni più grandi, come ad esempio i
politecnici federali di Zurigo e Losanna, seguono questo criterio.
In aggiunta al movente territoriale, c'è anche quello
tematico (legato al contenuto del sito), che spesso porta alla scelta
dell'inglese
e dello spagnolo, sfavorendo lingue minoritarie come l'italiano.
L'italiano è invece ben rappresentato nei siti
dell'amministrazione federale, a differenza del romancio. Sembrerebbe
dunque che la lingua
italiana abbia presenza pari alle altre lingue nazionali a livello
generale, ma non nei settori specifici dell'informazione in rete. |
Titolo |
Convegno su La realtà
dell'italianità in Svizzera |
Edizione |
Lugano : Biblioteca cantonale, 2003 |
Localizzazione
segnatura |
Bellinzona, Archivio di Stato
Segn.: ASB 13856 |
Osservazioni |
Atti del convegno organizzato dalla Biblioteca
cantonale di Lugano il 17 maggio 2003.
Parlare di italianità e cultura italiana significa parlare
sopratutto della lingua italiana, particolarmente in una nazione
plurilingue come la Svizzera. Gli interventi del convegno mirano ad
analizzare la presenza, qualitativa e quantitativa, dell'italiano nei
media svizzeri, nelle istituzioni svizzere, nella scuola svizzera. Sono
presentati anche dati statistici dai quali si nota il forte calo degli
italofoni nel Paese, nel ventennio 1980-2000, tranne che nel Canton
Ticino, dove si registra un aumento del 9%. Per di più, il
realismo impone di capire che, senza l'intervento della Confederazione,
il Ticino non può promuovere in modo efficace la lingua e la
cultura italiane al di fuori della Svizzera italiana. Ma una lingua
minoritaria, anche se nazionale, può davvero contare su
quest'aiuto?
Il dubbio è lecito, pensando ai pochi rappresentanti
italofoni nell'amministrazione federale, allo scarso peso dato
all'italiano nelle manifestazioni di Expo 02, ai minacciati tagli alle
cattedre di italianistica nelle università d'oltralpe (il
convegno è del 2003), ecc.
La seconda parte del convegno illustra le iniziative ticinesi per
salvaguardare l'italiano in Svizzera:
- creazione dell'università della
Svizzera italiana (USI)
- attivazione dell'Alta Scuola Pedagogica di
Locarno
- corsi organizzati dal Centro di dialettologia
ed etnografia di Bellinzona
- legge cantonale delle biblioteche
- ristrutturazione della biblioteca cantonale di
Lugano, con sede adeguata per l'Archivio Prezzolini e per l'Archivio di
cultura contemporanea
- attivazione dell'Osservatorio linguistico della
Svizzera italiana, grazie ai sussidi federali
- progetti della RTSI
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Autore |
Lucini, Doris |
Titolo |
La lingua non si ferma al confine |
Edizione |
Berna : Swissinfo, 2003 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 10.03.2009)
non più in rete al 27.03.2013
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Osservazioni |
Malgrado l'apparente disinteresse della vicina
Penisola, la situazione dell'italianistica in Svizzera è
buona, pur presentando qualche lacuna. È ad esempio vero che
non esistono cattedre d'italianistica in Ticino, ma ve ne sono di
ottime nel resto del Paese (l'articolo è del 2003), dove
tutte le lezioni si tengono in italiano. Fa eccezione il Politecnico
federale di Zurigo, dove nessuno ha più occupato il posto
d'insegnamento d'italiano che nell'Ottocento fu anche di De Sanctis.
Un pericolo per la sopravvivenza di tali cattedre può
però venire dalla crisi economica e dall'interesse
minore mostrato dalla terza generazione di immigrati dall'Italia. |
Titolo |
Capirsi nella Babele svizzera |
Edizione |
Berna : Swissinfo, 2002 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 10.03.2009)
http://www.swissinfo.org |
Osservazioni |
Il disegno di legge federale sulle lingue
nazionali intende promuovere il plurilinguismo svizzero, ma non mancano
le critiche di chi teme sovvenzioni a pioggia; resta poi controversa la
questione del futuro Istituto nazionale per il plurilinguismo (IP) e
dell'insegnamento della lingua inglese. |
Autore |
Rossello, Raffaella |
Titolo |
Il plurilinguismo, un lusso? |
Edizione |
Berna : Swissinfo, 2002 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 10.03.2009)
http://www.swissinfo.org |
Osservazioni |
La ricchezza linguistica della Svizzera
è una caratteristica essenziale della sua
identità; l'avanprogetto della nuova legge federale sulle
lingue nazionali lo conferma.
Le leggi di mercato e gli interessi particolari hanno tuttavia grande
forza nel determinare il
peso didattico concesso a ciascuna lingua, compreso l'inglese, ormai
necessario nel curriculum
scolastico. Ma qualcosa va fatto, per difendere una ricchezza culturale
che rischia di scomparire
ed evitare che l'idea di Svizzera si riduca al bilinguismo
locale-inglese (ovvero schwyzerdütsch-inglese). |
Autore |
Bianconi, Sandro |
Titolo |
[Recensione di:] Francesco Bruni (a cura di), L'italiano
nelle regioni. Lingua nazionale e identità regionali,
Torino, UTET, 1992 |
Edizione |
In : Archivio Storico Ticinese
-n. 112, anno 29, dicembre 1992, p. 340-343 |
Localizzazione
segnatura |
Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BPER 85 |
Osservazioni |
Commento alla pubblicazione del citato libro,
curato da Bruni, ed interessante per il suo abbandono della visione
toscanocentrica della lingua italiana. Il punto di vista
policentrico-regionale è infatti il migliore per la
realtà italiana, così complessa e stratificata,
anche a livello linguistico.
Nel volume trovano spazio anche pagine dedicate all'italiano di regioni
fuori d'Italia, come il Canton Ticino, e firmate da Ottavio Lurati. Si
tratta di un contributo interessante, a detta di Bianconi, anche se a
volte denota una certa mancanza di approfondimento. |
Una raccolta stampa allegata alla versione
cartacea di questo dossier illustra la realtà del
plurilinguismo in Svizzera, e della lingua italiana in particolare.
Dal 1998 ad oggi, una panoramica su una situazione di crisi non
soltanto linguistica; non sono minacciate le lingue minoritarie
(italiano e romancio), quanto il plurilinguismo, caratteristica
peculiare del Paese. Un numero sempre minore di svizzeri si sente
realmente partecipe di uno spazio culturale plurilingue, intendendo con
ciò non tanto la conoscenza di tutte le lingue nazionali,
quanto uno spirito di apertura e condivisione. Se a questo si aggiunge
l'avanzare della lingua inglese, ormai necessaria, avremo puntualmente
scelte politiche e didattiche che negano l'importanza delle lingue con
minor numero di parlanti, distruggendo la ricchezza culturale del Paese. |
Per andare oltre... |
Riferimenti
bibliografici
- 2009 - Mazzoleni, O. ; Ratti, R. (a cura di) - Identità nella globalità : le sfide della Svizzera italiana - Bellinzona : Coscienza Svizzera ; Lugano : Casagrande (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 0.3.1 IDEN)
- 2007 - Atti del convegno "L'italiano nel mondo. Prospettive del terzo millennio", In "Quaderni grigionitaliani", anno 76, n. 1 ( Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - PER 538)
- 2004 - Bianconi, Sandro - Statistica e lingue : un'analisi dei dati del Censimento federale della popolazione 2000
- Bellinzona : Ufficio di statistica/Osservatorio linguistico della
Svizzera italiana (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale -
BCB 10.1.1.2 BIAN)
- 2000 - Martinoni, Renato - Ercole al bivio : appunti di un post-italianista - in "Humanitas", n. 1, p. 133-144 (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC P 235)
- 1983 - Martinoni, Renato - Problemi linguistici del mondo alpino - napoli : Liguori (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.0 PROB)
- 1978 - Berruto, Gaetano - Le varietà dell'italiano - Bellinzona : Ufficio insegnamento medio (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC COLL 434 E 1)
- 1960- "Studi linguistici italiani" - Fribourg : Ed. Universitaires/Roma : Salerno Editrice (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC P 700)
- 1958 - Calgari, Guido - Cultura italiana in Svizzera - Firenze : [s.n.] (Biblioteca cantonale di Lugano - LGC LPS 791)
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