Palazzo Morettini
Notizie storiche
L'edificio, di cui purtroppo non sono stati tramandati né i disegni di progetto, né la documentazione di cantiere, fu costruito dall'ingegnere militare valmaggese Pietro Morettini (Cerentino 1660 - Locarno 1737), per sé e la famiglia, nel 1703-'07, al rientro in patria dall'Olanda.

Un suo discendente, l'avvocato Pietro Morettini (Locarno 1826 - San Fermo della Battaglia/Como 1862), iniziò ad apportare alcune modifiche alla proprietà in contrada Cappuccini. Per allargarla, chiese e ottenne dall'Ispettorato delle strade la cessione di una parte della strada cantonale, dopo aver acquistato e raso al suolo tre case situate dirimpetto, per ricavare la piazzetta Morettini.
La singolare forma trapezoidale del palazzo si spiega forse con la conformazione del sedime su cui venne fondato, ossia una casa Trevani, e con l'intento di Morettini di inserire nel nuovo edificio un imponente corpo di scale, pur mantenendo un allineamento con la strada.

Verso la fine del secolo scorso, la proprietà passò a Francesco Balli, e nel 1878 ebbe inizio un altro restauro, come probabile secondo i disegni dell'architetto Francesco Galli: le proporzioni vennero modificate in senso neoclassico, con un risultato ancora degno d'ammirazione. Nel 1897 lo stesso criterio venne adottato per la trasformazione del cortile fiancheggiato dalle basse ali laterali.

Quanto all'interno, un cenno meritano le "decorazioni del grande salone" che "raffigurano le quattro stagioni nelle lunette angolari", mentre "i due stemmi si riferiscono alle famiglie Marcacci e Balli" (V. Gilardoni, I monumenti d'arte e di storia del Canton Ticino. Volume I. Locarno e il suo circolo (Locarno, Solduno, Muralto e Orselina), Basel, Birkhauser Verlag, 1972, p. 128). Allo stesso Virgilio Gilardoni tali decorazioni "sembrano" del pittore e decoratore valmaggese Giovanni Antonio Vanoni (Aurigeno 1810 - Aurigeno 1886), così come quelle delle volte delle scale occidentali "probabilmente dello stesso pittore".

Dal 1946 al 1976 il palazzo ha accolto una comunità di monache Carmelitane in regime di clausura.

Realizzazione della biblioteca
Nel 1971, il Comune di Locarno acquistò l'immobile - con una superficie complessiva di mq. 3370 - per 1,4 milioni di franchi. Il valore attuale del solo stabile, dopo un investimento di ulteriori 4 milioni, può essere stimato in 7,5 milioni di franchi.

Grazie alla collaborazione con il Cantone, oggi palazzo Morettini ospita la Biblioteca cantonale di Locarno.
I lavori di restauro dell'antico edificio sono stati concepiti in maniera da assicurare la migliore valorizzazione degli spazi e degli elementi esistenti, così da recuperare in pieno gli ambienti accoglienti e ariosi del signorile palazzo.

Al piano nobile sono stati restaurati: il salone d'onore con tutte le sue decorazioni e soprattutto le volte dipinte, la saletta ovale nonchè, tutti i soffitti dipinti delle altre sale.
Al pianterreno è stata restaurata la bella sala quadrata "a volte incrociate adorne di stucchi di vago gusto tardo rocaille".
Nella sala a destra, sotto uno strato di banali e cupe decorazioni, è stato scoperto, parzialmente rovinato, un precedente bellissimo soffitto che è stato "ricostruito" e recuperato.

La facciata principale di stile neoclassico composito si alza su tre piani con il corpo centrale in lieve aggetto, il pianterreno in finto bugnato, zoccolo e portale in granito di Baveno. Le proporzioni, che si ritrovano anche nella facciata verso il parco con il suo breve porticato centrale, furono ottenute (con i restauri del 1878) grazie allo spostamento di alcune finestre e ad altri accorgimenti architettonici.

Con la costruzione nel 1897 delle ali laterali di un piano, lo stesso criterio geometrico fu adottato nella realizzazione del cortile interno.