Biblioteca della Scuola Media di Lodrino

Autore Palazzesi, Marta
Titolo Nebbia
Anno 2019
Materia Genere: storico (età moderna),
Genere: storie di animali,
Narrativa per ragazzi
Un grande inno alla tenacia, al non arrendersi e soprattutto al diritto di vivere la propria libertà.

Londra, 1880. Clay ha 13 anni ed è un mudlark, uno di quei ragazzi che vivono in baracche sul Tamigi, vendendo gli oggetti che trovano nel fango delle sue rive. Un giorno Clay si reca all'accampamento del nuovo circo arrivato in città e, sorpreso da Ollie, la piccola nipote della zingara, viene portato al cospetto della gabbia del lupo, l'ultimo esemplare rimasto nel Regno Unito. Nebbia, così lo chiama, è feroce, arrabbiato, assolutamente indomabile, forse anche in virtù dei metodi crudeli dei domatori, a cui Clay assiste di nascosto. Da quel momento, in Clay scatta qualcosa: vuole, con tutte le sue forze, che l'animale ritorni libero e, con la stessa tenacia, cerca di creare un legame con lui, aiutato da Ollie. la storia di Clay e Nebbia, prima all'interno del circi e poi con una sfrenata fuga verso la libertà nei boschi del Nord, è un grande inno alla tenacia, al non arrendersi e soprattutto al diritto di vivere la propria libertà.
Età: 11-14

Valutato con 5 *stellette* (da non perdere). Dati tratti da Liber Database. Copyright: Idest

INCIPIT
Londra, 1880
Per un ragazzino di tredici anni i modi per sopravvivere nei bassifondi della Londra di fine Ottocento non sono molti.
Il primo, ovviamente, è rubare. Rubare ai ricchi, però, è estremamente rischioso. In quartieri come Belgravia o Kensington, con i loro bei viali alberati, i marciapiedi spazzati di fresco e le bambinaie in divisa al seguito di costose carrozzine, quelli come noi vengono guardati a vista di poliziotti, in attesa di una scusa qualunque per arrestarci. Rubare ai poveri, d'altro canto, è ancora più pericoloso, venire inseguiti da un conciatore coperto di sangue o da un fabbro armato di martello è tutt'altro che piacevole.
Credetemi, so di cosa parlo.
Il secondo modo per sopravvivere nei bassifondi della Londra di fine Ottocento è farsi rinchiudere dalle Venerande Dame della Santissima Carità nelle Workhouse. Ma non fatevi ingannare dal loro nome: di "santissimo" e "caritatevole" quelle donne hanno ben poco.
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