
Palazzo Franscini
La sede della Biblioteca, Palazzo Franscini, viene inaugurata nel 1999. L'edificio è stato progettato dall'architetto Luca Ortelli. Vi si trovano, oltre alla Biblioteca cantonale di Bellinzona, l'Archivio di Stato, il Centro di dialettologia e di etnografia, l'Ufficio dei beni culturali e la direzione della Divisione della cultura e degli studi universitari.
Palazzo Franscini riunisce in uno stesso luogo istituti cantonali che si occupano di attività culturali e, in particolare, di informazione documentaria e di lettura. È dunque un polo di informazione documentaria con diversi contenuti, chiaramente identificabile ed accessibile ad un pubblico potenzialmente molto ampio (vedi l'articolo di Luca Ortelli, che documenta la realizzazione del progetto, in: Casabella 666 [Aprile 1999]).
Storia della biblioteca
La storia di questa biblioteca è legata a quella della Scuola cantonale di commercio. Il fondo librario da cui è partita l'impostazione della biblioteca pubblica è quello costituito tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 dal Segretario del Dipartimento della Pubblica Educazione Giacomo Bontempi, che lo descrive nel Catalogo della Biblioteca annessa alla Scuola Cantonale di Commercio in Bellinzona, pubblicato nel 1912.
Il recupero dei fondi librari fu avviato nella seconda metà degli anni Sessanta, in concomitanza con la realizzazione del Liceo economico di Bellinzona. Cominciò allora a maturare l'idea di riaprire la biblioteca al pubblico.
Nel 1982 i fondi librari della Biblioteca della Scuola cantonale di commercio vengono trasferiti nello Stabile Torretta, da poco abbandonato dai militari. È questo l'atto che segna l'avvio dell'attività della "Biblioteca pubblica cantonale" di Bellinzona. L'istituto diventa Biblioteca Regionale nel 1987 e Biblioteca cantonale con la Legge delle biblioteche nel 1991.
Caduto nel 1979 un progetto di centro culturale, si impone l'idea di riunire Biblioteca, Archivio di Stato e altri istituti in un unico edificio. Il bando per il concorso di architettura, pubblicato nel 1988, chiede ai progettisti di assicurare una corretta integrazione dei servizi documentari e informativi di Archivio e Biblioteca pur nel rispetto delle rispettive autonomie. Questa esigenza è assai evidente nel nuovo edificio realizzato dall'architetto Luca Ortelli, vincitore del concorso di architettura, in cui la Biblioteca cantonale, con altri istituti, si trasferisce definitivamente nel 1999.
Nel giugno del 2005 la Biblioteca cantonale di Bellinzona, unitamente al Servizio archivi locali e al Repertorio toponomastico ticinese (Archivio di Stato), è il primo istituto culturale in assoluto in Svizzera ad aver adottato il sistema di gestione per la qualità ISO 9001:2000 e ad ottenere la certificazione internazionale di qualità rilasciata da un ente esterno neutrale ed accreditato dall'Ufficio federale di metrologia (Metas). La procedura in vigore dal 2005 termina a giugno 2020.