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Autore |
Guidi, Roberto |
Titolo |
I ragazzi padroni di Arogno per un giorno |
Edizione |
in "Rivista di Lugano", LXXX, 10, 9 marzo 2018, p. 6-7 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona/Piazza
Segnatura: BCB Per 527 |
Osservazioni |
Zan, Cassée e Portasalam: tre figure mitiche del carnevale dei ragazzi di Arogno. È una tradizione che risale al Settecento, forse importata dalle Venezie che ospitavano numerose maestranze ticinesi; la stessa parola "Zanett" deriverebbe dal veneto "Zuaneti" (giovincelli). Eletti dai ragazzi di quarta media, hanno funzioni diverse e complementari: Re Zan è capo indiscusso del carnevale, il Cassiere raccoglie offerte per organizzare le attività e il Portasalam è addetto alle vivande (in origine procurava i prodotti della mazza per il pranzo comunitario dei ragazzi). Istruiti dalle autorità municipali su ciò che è permesso fare a carnevale, per tre settimane prima dell'evento guidano anche i ragazzi del paese (zanett) per strade e piazze con campanacci nelle serate di martedì e giovedì, bussando alle porte per chiedere dolci e vendendo i biglietti della lotteria per finanziare la festa, che sarà organizzata interamente da loro. Finalmente, nel giorno di giovedì grasso, i ragazzi sono protagonisti assoluti della sfilata in maschera, del pranzo e del ballo al Teatro Sociale del paese. La festa è accompagnata da musica moderna, ma il ballo ufficiale dei tre personaggi tradizionali con le loro damigelle avviene da sempre sulle note della bandella locale. |
Autore |
Russo, Roberto |
Titolo |
Carnevale: etimologia, significato e curiosità |
Edizione |
Graphomania, 07 febbraio 2016 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 5.02.2020)
http://blog.graphe.it/ |
Osservazioni |
In questo articolo viene ben spiegata l'origine storica del carnevale e così pure il suo significato e il perché è situato in quel preciso momento dell'anno. |
Autore |
Segre Rutz, Vera |
Titolo |
Carnevale, giochi e trasgressione nei soffitti dipinti tardo-medievali, da Bellinzona a Carcassonne |
Edizione |
In Archivio storico ticinese. - N. 159, maggio 2016, p. 4-35 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BCB Per 85 |
Osservazioni |
Articolo riguardante particolari soffitti dipinti con immagini carnevalesche. |
Autore |
Russo, Roberto |
Titolo |
Carnevale vecchio e pazzo, poesia di Gabriele D'Annunzio |
Edizione |
Graphomania, 04 febbraio 2016 |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 5.02.2020)
http://blog.graphe.it/ |
Osservazioni |
Dopo una breve introduzione, che spiega velocemente di che si tratti, viene proposta la poesia di Gabriele D'Annunzio. |
Titolo |
Significato del mascherarsi a Carnevale |
Localizzazione
segnatura |
Internet (verificato il 5.02.2020)
http://www.amando.it/
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Osservazioni |
In questo articolo del 2016 l'autore tenta di spiegare perché ci si mascheri a Carnevale e cosa si nasconda dietro alla tradizione della maschera. |
Titolo |
150 anni di Rabadan : un po' della sua storia l'abbiamo scritta anche noi |
Edizione |
In "Rivista di Bellinzona", n. 1, gennaio 2013, p. 4-6 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Piazza
Segn.:BCB PER 307 |
Osservazioni |
Intervista a Dante Pesciallo, da dieci anni re del carnevale
Rabadan di Bellinzona. Giunto al suo ultimo anno di "regno", riflette
sul significato del carnevale nella società odierna e sul suo
impegno personale per portare l'allegria in città, e non solo:
si vanta infatti di aver partecipato, come ospite, a numerosi altri
carnevali del Ticino, particolarmente nei villaggi e nei piccoli
centri, dove a suo dire pulsa il cuore più autentico dello
spirito goliardico del carnevale. |
Titolo |
50mo Società Carnevale Gudese : 1959-2009 |
Edizione |
Gudo : Società carnevale Gudese, 2009 |
Localizzazione
segnatura |
Archivio di Stato di Bellinzona / Magazzino
Segn.: ASB 18415 |
Osservazioni |
Nato nel 1959 per dare impulso alla vita comunitaria e
al divertimento in paese, il carnevale di Gudo parte alla buona, senza
statuto o regolamento, ma con un semplice atto di fondazione. Al
risotto con luganighe offerto da re Marscitt alla popolazione, nel
1959, si aggiungono negli anni il ballo, la corsa nei sacchi, la
tombola, la sfilata dei gruppi in maschera, la passeggiata sociale e,
nel 1973, il primo giornale satirico. |
Autore |
Civile, Antonio ; Pellandini, Bruno |
Titolo |
I 50 anni dei Ciod Stonaa |
Edizione |
[S.l.] : [s.n.], 2007 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. Regionale
Segn.: BCB 8.11 CINQ |
Osservazioni |
Dal 1958 la banda musicale, o guggen, dei Ciod Stonaa
è una presenza costante e irrinunciabile del carnevale di
Bellinzona.
Ha inaugurato la tradizione delle guggen ticinesi, che si distinguono
dalle formazioni musicali d'Oltralpe per la creatività dei
costumi e le interpretazioni personalizzate di grande effetto. L'idea
di dar vita ad una banda musicale nostrana, che interpretasse in chiave
locale lo spirito delle tradizionali Guggenmusik con pifferi, tamburi e
musicanti in maschera trovò subito consensi nella società
del carnevale Rabadan. Il nome "Ciod Stonaa", in dialetto ticinese, si riferisce agli abitanti di Bellinzona, soprannominati "chiodi". |
Titolo |
Carnevale : etimologia, origine, periodo, significato della festa, locuzioni e proverbi : ieri e oggi nella tradizione ticinese |
Edizione |
Massagno : Centro didattico cantonale, 1988, quaderno n. 5 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. Regionale
Segn.: BCB 8.3 CARN |
Osservazioni |
In Ticino il carnevale ambrosiano si festeggia nelle Tre
Valli (Leventina, Blenio e Riviera), a Tesserete e a Brissago, dove
cioè è rimasto in vigore il rito ambrosiano della Chiesa
milanese; le origini di questa suddivisione territoriale di carattere
religioso risalgono al VI-VII secolo. Ciò significa, oggi, avere
un ampio periodo del calendario dedicato al carnevale, che in ogni
località assume comunque caratteristiche diverse.
Numerose tradizioni sono scomparse, particolarmente nelle città:
l'annuncio della festa a suon di campanacci, ad esempio, non esiste
quasi più, salvo che in casi sporadici, come nel carnevale dei
ragazzi ad Arogno (Zanett). Altre usanze sopravvivono, ma trasformate:
il ballo, un tempo rara occasione di incontro, oggi ha assunto il
carattere di festa campestre, dove predominano la musica e la
gastronomia. Anche in tale ambito, il risotto e la luganiga di un tempo
avevano una preziosità oggi dimenticata; tuttavia si sono
moltiplicate ovunque le occasioni per mangiare di tutto, con
menù variati, in compagnia.
Continua invece il grande successo dei giornali satirici, pubblicati
sia nelle città che nei villaggi delle regioni periferiche.
Anche i cortei mascherati riscuotono sempre successo ovunque,
particolarmente fra i più giovani. è invece tramontata
l'usanza di accendere falò o suonare le campane per annunciare
la fine del carnevale.
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Titolo |
1863-1963 : centenario della Società Rabadan Carnevale di Bellinzona |
Edizione |
Bellinzona : Leins & Vescovi, 1963 |
Localizzazione
segnatura |
Archivio di Stato di Bellinzona / Magazzino
Segn.: ASB 13647 |
Osservazioni |
Libretto dedicato affettuosamente al carnevale Rabadan di Bellinzona, nel centenario della sua fondazione.
Vi si trovano cenni storici, riproduzioni di manifesti, locandine e fotografie, aneddoti, ricette di cucina, ecc. |
Autore |
Patocchi-Tonini, C. |
Titolo |
Carnevali d'un tempo |
Edizione |
In : Illustrazione Ticinese, 10 aprile 1931 |
Localizzazione
segnatura |
Biblioteca cantonale di Lugano/ Libreria Patria
Segn.: LGC LPR 251 |
Osservazioni |
Già negli anni Trenta del secolo scorso si
rimpiangeva il carnevale del passato, particolarmente il carnevale
delle zone rurali e montane.
E certo, secondo lo scritto, doveva essere una tradizione sentita e
suggestiva. Il periodo di festa veniva annunciato da maschere che
indossavano semplici sacchi di iuta scura, con fori all'altezza degli
occhi, e si aggiravano in silenzio per i villaggi facendo dispetti alla
popolazione. Poteva poi succedere che da qualche cucina o dispensa
sparissero dei salami o della carne di capra, ma comunque non c'era
alcunché di organizzato. I giovanotti riuscivano ad invitare al
ballo le ragazze, che ricambiavano offrendo panna e castagne bianche.
La vera grande festa si svolgeva alla periferia di molti villaggi allo
spegnersi del carnevale: in piena baldoria un figurante travestito da
fantasma appariva su un'altura per annunciare l'arrivo della Quaresima
e, scendendo lentamente fra la gente, interrompeva ogni ballo, ogni
danza sfrenata; il personaggio del Carnevale veniva allora inseguito e
simbolicamente ucciso. |
Titolo |
Carnevale in Ticino |
Localizzazione
segnatura |
Archivio di Stato di Bellinzona / Magazzino
Divisione : Diversi; Scatola 988, n. 259 |
Osservazioni |
Buona scelta di documentazione sul carnevale ticinese, tratta da quotidiani, riviste, echi di stampa.
Di particolare interesse gli articoli sui carnevali dei piccoli centri
e dei villaggi, con interviste agli organizzatori e ai partecipanti. Vi
sono anche poesie e testi di scrittori, riproduzioni fotografiche,
curiosità, ecc. |
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