Dossier documentari
Il Ticino ad uso dei confederati (Dossier 77)
3. Aspetti storici e legati al sistema scolastico
Sommario completo
1. Premessa
2. Aspetti legislativi
3. Aspetti storici e legati al
sistema scolastico
4. Aspetti turistico-culturali
5. Bibliografia
audiovisiva
6. Indirizzi
| Autore | Agliati, Carlo (a cura di) |
| Titolo | Stefano Franscini : 1796-1857 : le vie alla modernità |
| Edizione | Bellinzona : Edizioni dello Stato del Cantone Ticino, 2007 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 3.0.2 Franscini AGLI |
| Osservazioni | Catalogo che ha accompagnato la mostra storica
dall'omonimo titolo, allestita a Lugano per ricordare Stefano Franscini
nel 150° anniversario della morte. I numerosi contributi del testo non si limitano a descrivere il personaggio Franscini, statista e padre della scuola ticinese, ma dipingono anche un quadro globale del Canton Ticino e della Svizzera dell'Ottocento. Questi i principali temi analizzati:
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| Autore | Bonini, Domenico (a cura di) |
| Titolo | Franscini e la scuola |
| Edizione | Locarno : Dadò, 2006 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 10.2.2.2 FRAN 1 |
| Osservazioni | Agile volumetto sull'importanza avuta da Stefano
Franscini nello sviluppo della scuola in Ticino. Una legge del 1804 stabiliva già l'obbligo dell'istruzione, ma mancavano i soldi e la volontà per creare un sistema scolastico capillare ed efficiente nel cantone. Tutto veniva rimesso nelle mani di parroci o benefattori che quasi mai erano maestri preparati, e oltretutto si scontravano con le necessità dell'agricoltura e della pastorizia, che allontanavano per mesi gli allievi dalla scuola. Lo stesso Franscini, all'inizio della sua attività, si trovò a lottare contro la scarsità di mezzi e docenti. Elaborò così il "sistema di mutuo insegnamento", già utilizzato nel Milanese, che prevedeva l'istruzione di "monitori" che a loro volta potessero insegnare agli allievi più piccoli. Consapevole che la coscienza di un popolo passa anzitutto dalla sua capacità di essere istruito, Franscini proseguì nella sua attività di docente e organizzatore della scuola: pubblicò anche libri di testo (dei quali il libro in esame riporta numerose pagine) e, nel 1828, la "Statistica della Svizzera", importante opera geografica, storica, economica e politica. |
| Titolo | Dai baliaggi alla modernità : introduzione alla storia del Cantone Ticino |
| Edizione | Castagnola : Associazione Carlo Cattaneo, 2005 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 3.3.0 DAIB |
| Osservazioni | Agile volumetto che raccoglie i contributi
presentati
da diversi studiosi in un ciclo di conferenze tenutesi nel 2004 e
dedicate alla storia del Cantone. Il linguaggio adottato è
chiaro e semplice, malgrado la complessità degli eventi
storici
analizzati:
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| Autore | Maurer, Hannes |
| Titolo | Tessiner Täler, Tessiner Welten : Geschichte und Geschichten |
| Edizione | Zürich : Verlag Neue Zürcher Zeitung, 2003 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 0.3.2 MAUR |
| Osservazioni | Un viaggio lungo la geografia e la storia del
Canton
Ticino, sotto lo sguardo affezionato di un cronista confederato che
divide la sua vita fra Zurigo e la Valcolla. Il lettore di lingua tedesca troverà nel testo parecchie notizie sui principali eventi storici del cantone, sulle sue località, da Chiasso ad Airolo, e sulle peculiarità geografiche, culturali e artistiche dei luoghi citati. Lo stile è giornalistico, diretto, spigliato. |
| Autore | Ghisla, Gianni |
| Titolo | La scuola ticinese : un "Sonderfall" prezioso, in : Il Ticino nella Svizzera, p. 381-453 |
| Edizione | Locarno : Dadò, 2003 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 0.3.2 TICI |
| Osservazioni | Il sistema scolastico ticinese, per le sue
caratteristiche peculiari, può essere considerato un
"Sonderfall" fra le diverse realtà cantonali della Svizzera.
Ciò si deve alla travagliata storia del cantone, esposto da sempre alle influenze politico-economiche dei cantoni di lingua tedesca, a nord, e a quelle linguistico-culturali della vicina Italia, a sud. L'emancipazione dalla condizione di baliaggio ha poi ulteriormente coinvolto anche le istituzioni scolastiche del Canton Ticino, particolarmente nella scuola dell'obbligo, creando un sistema educativo differente da quello in vigore negli altri cantoni svizzeri: il tasso medio di frequenza della scuola dell'infanzia è il più elevato e, a livello di scuola media, il Ticino è l'unico cantone, con Ginevra, ad avere una scuola integrata frequentata da allievi di ogni estrazione sociale e capacità, fino alla fine dell'obbligo di scolarità. La scelta del futuro della formazione è così rimandata all'età di 15 anni, evitando selezioni precoci, mentre l'integrazione degli allievi è possibile grazie al servizio di Sostegno Pedagogico, presente dalla scuola dell'infanzia al settore professionale. Inoltre, sempre nelle scuole medie, lavorano gli esperti di materia, sconosciuti nel resto della Svizzera. |
| Autore | Scolari, Giovanna |
| Titolo | Il patriziato ticinese : identità, pratiche sociali, interventi pubblici |
| Edizione | [S.l.] : Alleanza patriziale ticinese ; Locarno : Dadò, 2003 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 5.4.1.5 SCOL |
| Osservazioni | Studio antropologico sul Patriziato ticinese. Dopo un excursus storico sulla nascita del concetto di patriziato in Ticino, dal V secolo fino all'Ottocento, se ne segue l'evoluzione fino ai nostri giorni, con particolare attenzione agli eventi degli ultimi quarant'anni. Dalla mozione Barchi del 1970, il patriziato recupera la sua identità ed esce da un lungo periodo di crisi, malgrado il maggiore controllo da parte dello Stato. |
| Autore | Ceschi, Raffaello (a cura di) |
| Titolo | Storia del Cantone Ticino |
| Edizione | Bellinzona : Stato del Cantone Ticino, 1998 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 3.3.0 STOR 1-2 |
| Osservazioni | Due secoli di storia del Canton Ticino, Ottocento
e
Novecento, analizzati ed esposti in modo completo e rigoroso da storici
ed esperti. Tutte le tappe salienti della storia ticinese sono presenti:
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| Autore | Maggi, Flavio |
| Titolo | Patriziati e patrizi ticinesi |
| Edizione | Viganello : Pramo, 1997 |
| Localizzazione segnatura |
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc.
Regionale Segn.: BCB 5.4.1.5 MAGGI |
| Osservazioni | Così recita la Legge Organica
Patriziale del 1992: Il patriziato è una corporazione di diritto pubblico, autonoma nei limiti stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi, proprietaria di beni d'uso comune da conservare e utilizzare con spirito viciniale a favore della comunità. Sono pure patriziati le corporazioni di diritto pubblico, proprietarie di beni d'uso comune, che hanno svolto e svolgono un'attività d'interesse pubblico riconosciuta dal Consiglio di Stato. In altre parole il patriziato, un tempo chiamato vicinato o vicinia, è un assieme di gestori di beni comuni indivisi, tramandati da generazioni. Un'istituzione che nel Ticino si è sempre mantenuta vitale, malgrado i mutamenti avvenuti nella struttura della società nel corso dei secoli. E se nel tempo il termine "patrizio" ha compreso un certo senso d'orgoglio di casta, di appartenenza ad una cerchia ristretta di famiglie che gestivano beni preziosi (terreni, boschi, alpeggi, ecc.), il cui frutto veniva spartito fra le famiglie stesse, ciò non toglie che il patriziato ticinese resta proprietario di diritti d'uso di beni significativi all'interno di ogni comune, costituendone un importante punto di riferimento ed aggregazione, ancora oggi. Il testo di Maggi fa un'ampia panoramica storica di questa istituzione, e propone una lista delle famiglie patrizie di tutto il Ticino, distinte per distretto e comune. |
| Titolo | Colori e Sigillo del Cantone Ticino : risoluzione governativa del 6 ottobre 1930 |
| Edizione | Bellinzona : Tip. Grassi, 1930 |
| Localizzazione segnatura |
Archivio di Stato di Bellinzona / Magazzino Segn.: ASB 2442 |
| Osservazioni | Per evitare interpretazioni errate del decreto legislativo del 1922, il Consiglio di Stato conferma i colori atttribuiti al Canton Ticino, rispettivamente per la bandiera, lo stendardo oblungo, il bracciale, lo scudo, il gonfalone e la coccarda. Gli smalti sono quelli araldici: rosso tegola per il rosso, azzurro pallido per l'azzurro. |
| Per andare oltre... | |
| Rassegna
stampa Scelta di articoli di stampa sulla scuola ticinese. Buona parte degli scritti verte su:
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