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La Lingua Italiana in Svizzera (dossier n. 61)

6. La Lingua Italiana in Ticino

Sommario completo

1. Premessa

2. Generalità

3. Cronologia

4. Aspetti legislativi (Confederazione)

5. Aspetti legislativi (Cantone)

6. La Lingua Italiana in Ticino

7. La Lingua Italiana in Svizzera

8. Promozione della Lingua Italiana nella Confederazione

9. Bibliografia

10. Indirizzi

Autore Pandolfi, Elena Maria
Titolo LIPSI : lessico di frequenza dell'italiano parlato nella Svizzera italiana
Edizione Bellinzona : Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, 2009
Localizzazione
segnatura
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.:BCB 10.1.1.2 PAND
Osservazioni Dissertazione di dottorato presso la Facoltà di Lingua e Letteratura italiana dell'università di Berna.

È un lavoro di notevole mole e spessore, che si inserisce nel quadro dell'applicazione della linguistica computazionale per l'elaborazione di dizionari di frequenza: ad una prima fase di registrazione del materiale parlato segue una fase di analisi per mezzo di appositi programmi informatici. Scopo della ricerca è rispondere alla domanda "come si riflette nella frequenza lessicale la particolarità dell'italiano parlato nella Svizzera italiana?". Non è intenzione da poco, in quanto la Svizzera italiana è stata regione a forte dialettofonia fino a tempi recenti. Inoltre, sul piano lessicale, la presenza nell'italiano della Svizzera italiana di parecchi lessemi definiti "ticinesismi assoluti" (inesistenti negli italiani regionali d'Italia) indica, secondo l'autrice, che l'italiano svizzero è una varietà autonoma di italiano, con pari dignità, similmente a quanto accade con l'inglese britannico e l'inglese americano.


Autore Pandolfi, Elena Maria ; Casoni, Matteo
Titolo L'italiano svizzero : aspetti del contatto linguistico e della sociolinguistica della traduzione
Edizione Bellinzona : Osservatorio Linguistico della Svizzera italiana, 2009
Localizzazione
segnatura
Internet (verificato l'8.02.2018)
https://www.ti.ch
Osservazioni Il volume on-line parte dal concetto di italiano standard, o dell'uso medio, per arrivare al concetto di italiano regionale (influenzato dal dialetto locale, con varietà di lessico e fonologia) e infine di italiano svizzero, che non va inteso come italiano regionale, perché:
  • non si colloca in territorio italiano
  • è lingua nazionale e ufficiale di uno Stato diverso dall'Italia
  • con il suo lessico descrive una realtà diversa da quella politico-amministrativa italiana
  • si è evoluto a contatto con altre lingue nazionali svizzere
Gli "elvetismi" dell'italiano svizzero si dividono in assoluti, semantici e lessicali: alcuni fanno riferimento a realtà tipicamente svizzere, altri sono la traduzione di termini analoghi in francese o tedesco, altri ancora hanno mutato riferimento semantico rispetto all'italiano (ad esempio, la parola "mantello" al posto di "cappotto"). Il dizionario Zingarelli della lingua italiana nell'edizione del 2005 introduce 31 elevtismi, con apposita indicazione ("attinenza", "autopostale", "buralista", "patriziato", "servisol", "vignetta", ecc.). Resta ovviamente aperto il discorso sull'accettabilità di questi elvetismi all'interno dell'italiano svizzero, che non è ancora codificato come tale.

Autore Moretti, Bruno (a cura di)
Titolo La terza lingua : aspetti dell'italiano in Svizzera agli inizi del terzo millennio
Edizione Locarno : Dadò, 2004
Localizzazione
segnatura
Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. Regionale
Segn.: BCB 10.1.1.2 TERZ 1
Osservazioni Nell'ambito dei programmi dell'Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana, è una pubblicazione importante, ricca di esempi linguistici tratti dalla realtà del "parlato" ticinese.
Si tratta infatti di un volume di una serie che analizza l'italiano in Svizzera, e verte sulla norma e la varietà di lingua in Ticino.

È interessante il contributo di Franca Taddei Gheiler sulla questione della lingua e della linguistica ticinese : il carattere storico del suo discorso, dall'inizio del XX secolo fino ai nostri giorni, permette di considerare in prospettiva temporale i diversi aspetti della questione. Si va così dalla minaccia per l'"italianità" a quella per la lingua italiana, dai rapporti spesso conflittuali con il dialetto e le altre lingue nazionali al rapporto attuale con l'inglese emergente, ecc.
Il contributo di Francesca Antonini verte invece sulla questione del purismo linguistico e delle iniziative ticinesi dedicate alla "buona" lingua, particolarmente nei mass-media.

Autore Pandolfi, Elena Maria
Titolo L'italiano, il dialetto e le altre lingue nella pubblicità in Ticino
Edizione Berna : Università di Berna, Istituto di Lingua e Letteratura Italiana, 2004
Localizzazione
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Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www4.ti.ch/fileadmin/DECS/DCSU/AC/OLSI/documenti/Pandolfi_italiano_dialetto_lingue_pubblicita_Svizzera_italiana_versione_completa.pdf
Osservazioni Ricerca elaborata presso l'Università di Berna, e proposta on-line dall'Osservatorio Linguistico della Svizzera Italiana, sulla commistione di lingua italiana, dialetto ed altre lingue nella pubblicità televisiva della Svizzera italiana. L'indagine ha analizzato un corpus di 805 inserti pubblicitari trasmessi dalla RTSI nello spazio di un anno con lo scopo di determinare anzitutto la frequenza delle occorrenze del dialetto ticinese, delle altre lingue nazionali e dell'inglese, e in seguito di individuare le possibili funzioni e risorse commerciali e comunicative di queste lingue, chiedendosi per esempio quale tipo di dialetto si usa e che immagini e quali valori di riferimento si vogliano con ciò veicolare.
Quanto all'italiano, si evidenzia un italiano regionale, a forte connotazione lombarda, con lessemi tipici del Ticino (attrattivo, annunciarsi, buca lettere, riservazione,ecc.).

Autore Gruppo Esperti per l'insegnamento dell'italiano nella scuola media
Titolo Appunti sul tema : l'italiano e le lingue seconde
Edizione Bellinzona : [s.n.], 2004
Localizzazione
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Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www.scuoladecs.ti.ch/scarica_insegnamento_lingue/Italiano_e_lingue_seconde.pdf
Osservazioni In merito al Rapporto Finale del gruppo plurilinguismo (istituito nel 2002, con altri Gruppi, per studiare la riforma ticinese della scuola), il Gruppo Esperti per la lingua italiana rileva che l'insegnamento della lingua madre è solo in parte complementare alle lingue seconde, in quanto è reale fondamento della formazione del pensiero e dello studio di ogni altra materia. Non si può quindi pensare, per l'italiano, alla conoscenza approssimativa di una lingua d'uso, quanto ad un lavoro di approfondimento che va oltre la semplice funzione comunicativa.
L'allineamento dell'insegnamento dell'italiano alle lingue seconde peggiorerebbe una situazione già critica, considerate le numerose carenze linguistiche rilevate fra gli allievi ticinesi.

Titolo Insegnamento delle lingue : le decisioni del Consiglio di Stato
Edizione Bellinzona : [Consiglio di Stato], 2003
Localizzazione
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Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www.scuoladecs.ti.ch/scarica_insegnamento_lingue/NOTA_INTRODUTTIVA.pdf
Osservazioni Nel dicembre 2001, il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport ha avviato una consultazione sugli interventi proposti dal Dipartimento stesso per l'insegnamento delle lingue In Ticino.
Alla consultazione hanno partecipato docenti ed ispettori scolastici, associazioni magistrali, genitori, gruppi di esperti, ecc.
Si è discusso in modo particolare del plurilinguismo nella scuola e del potenziamento dell'insegnamento della lingua italiana; al riguardo, sono stati in seguito istituiti diversi gruppi di lavoro, distinti per materia, per studiare la realizzazione della riforma scolastica.

Il Gruppo per il potenziamento dell'Italiano ha presentato un rapporto finale nel luglio 2003 (vedi relativa scheda).

Autore Gruppo Potenziamento dell'italiano
Titolo Rapporto finale
Edizione Bellinzona : [s.n.], 2003
Localizzazione
segnatura
Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www.scuoladecs.ti.ch/scarica_insegnamento_lingue/Rapporto_finale_italiano.pdf
Osservazioni Nel luglio 2003 il Gruppo Potenziamento dell'italiano, comprendente docenti ed esperti di ogni ordine scolastico, stila un Rapporto Finale sulla situazione attuale dell'insegnamento dell'italiano nel Cantone.
Il crescente peso della lingua inglese nell'economia e l'egemonia della lingua tedesca all'interno del plurilinguismo elvetico impongono una seria riflessione sul peso dell'italiano nei programmi scolastici ticinesi. Dal Rapporto emerge la necessità di ridefinire responsablità educative e competenze formative della scuola: non si possono più ignorare i rapporti fra lingua, cultura ed identità. La lingua prima (in Ticino, l'italiano) deve essere considerata come fondamento e fulcro formativo di ogni conoscenza; pertanto, la didattica dell'italiano va rivisitata, e va data attenzione alla formazione continua dei docenti.

Autore Dipartimento dell'istruzione e della cultura
Titolo Insegnamento delle lingue : interventi proposti dal Dipartimento
Edizione Bellinzona : DECS, 2001
Localizzazione
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Internet (verificato il 16.04.2013)
http://www.scuoladecs.ti.ch/scarica_insegnamento_lingue/interventi_%20proposti_dal_Dipartimento.pdf
Osservazioni Il Dipartimento dell'istruzione e della cultura esamina la situazione dell'insegnamento linguistico in Ticino, sull'onda di un dibattito sempre più acceso anche nel resto della Svizzera. La discussione riguarda modalità e tempi di insegnamento, nonché la successione prevista per le diverse lingue da insegnare nell'arco della scolarità. Cosa decidere, ad esempio, con l'inglese, sempre più richiesto? Lo si preferirà ad una lingua nazionale, come già accade nel canton Zurigo fin dalla scuola elementare? E quale peso dare all'insegnamento dell'italiano?

Sulle proposte del suddetto documento si chineranno diverse commissioni e vari gruppi di lavoro (vedi relative schede).

Autore Bianconi, Sandro
Titolo Lingue di frontiera : una storia linguistica della Svizzera italiana dal Medioevo al 2000
Edizione Bellinzona : Casagrande, 2001
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Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BCB 10.1.1.2 BIAN
Osservazioni Pregevole testo che illustra l'evoluzione della lingua italiana nelle valli prealpine ed alpine che corrispondono attualmente al canton Ticino e al Grigioni italiano.

Dal dominio del ducato di Milano nel Trecento a quello odierno dei mass-media e dell'economia, l'italiano della Svizzera italiana ha vissuto una vita non certo facile. Se un tempo, come ovunque, il problema era quello dell'alfabetizzazione e dell'autonomia politica, dal 1803 si denota il problema dell'identità: schiacciato fra Lombardia e polo zurighese, il Ticino lotta per rivendicare il giusto spazio nella vita della nazione; la difesa dell'italiano, a fronte delle vicende politiche italiane e della potenza economica nordalpina, sottintende così la difesa dell'identità ticinese. Addirittura molti ticinesi hanno da sempre considerato il dialetto, e non l'italiano, come vera espressione della cultura del Ticino.
Frequente è anche la mescolanza di italiano e dialetto, in una dimensione plurilingue che oggi comprende pure mescolanze di italiano ed altri idiomi stranieri, oltre a francese e tedesco.

Altre considerazioni del testo riguardano il nuovo articolo della costituzione federale sulle lingue, degli anni '90, e il suo peso insignificante per la complessa realtà sociolinguistica del paese.

Autore Antonini, Francesca ; Moretti, Bruno
Titolo Le immagini dell'italiano regionale : la variazione linguistica nelle valutazioni dei giovani ticinesi
Edizione [Bellinzona] : Osservatorio linguistico della Svizzera italiana, 2000
Localizzazione
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Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BCB 10.1.1.2 ANTO
Osservazioni Il volume esamina il modo in cui i giovani ticinesi collocano il loro italiano rispetto ad altre varietà di italiano da loro conosciute. Si vuole anche capire se esiste, e in cosa consista, una norma preferita verso la quale i parlanti del cantone si orientano, quando parlano l'italiano.

Interessa anche un capitolo espressamente dedicato all'italiano regionale ticinese, o IRT (p. 117-154), da non considerarsi come una varietà regionale di italiano, quanto piuttosto un insieme di varietà con numerose sottodifferenziazioni, una lingua sociolinguisticamente ibrida composta da gergo, arcaicismi e carattere pseudo-formale. All'interno di questa "super-varietà", si osservano differenze generazionali nella scelta del lessico, con espressioni gradite ai ventenni, ma non ai cinquantenni (e viceversa); altre scelte sono operate in base al grado di istruzione, al sesso di appartenenza dei parlanti, alla conoscenza e all'uso del dialetto, ecc.

Gli intervistati considerano standard l'italiano parlato a Milano ma, curiosamente, mostrano di esprimersi in una versione marcatamente regionale, e ticinese, di italiano, spesso senza averne coscienza.

Autore Antonini, Francesca ; Vassere, Stefano
Titolo L'italiano nel canton Ticino e i suoi rapporti lessicali con il tedesco e l'italiano standard
Edizione In : Annuario della Nuova Società Elvetica, numero monografico : La Svizzera e le sue lingue, 1990, p. 137-144
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Biblioteca cantonale di Bellinzona
Segn.: BPER 152
Osservazioni Dopo una breve introduzione alle diverse varietà d'italiano presenti in Svizzera, gli autori preferiscono concentrare la loro attenzione sul cosiddetto IRT, o italiano regionale ticinese.
Tre sono gli aspetti che caratterizzano questa lingua:
  1. il sostrato dialettale piuttosto omogeneo
  2. l'appartenenza ad una nazione multilingue
  3. il particolare atteggiamento degli italofoni della Svizzera italiana nei confronti dell'italiano parlato in Italia
Si tratta di interazioni complesse, considerando anche che situazioni simili si verificano nella Svizzera tedesca e in quella francese; inoltre, si creano spesso parallelismi linguistici che rispondono a strutture amministrative e legislative comuni (ad esempio: Krankenkasse/Cassa malati o, viceversa, Castagne/Marroni).

Altri esempi lessicali sono segnalati nell'articolo. Ancora più difficile è poi mettere a fuoco i rapporti fra italiano del Ticino e italiano standard: spesso, a parole identiche, corrispondono significati diversi.

Autore Petralli, Alessio
Titolo L'italiano in un cantone : le parole dell'italiano regionale ticinese in prospettiva sociolinguistica
Edizione Milano : F.Angeli, 1990
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BCB 10.1.1.2 PETR
Osservazioni Analisi accurata dell'IRT, o italiano regionale ticinese.
Fin dalla premessa appare chiara l'intenzione di considerare la lingua italiana parlata in Ticino come una forma di italiano regionale bisognosa di indagine approfondita; lo impone l'evoluzione socio-economica che negli ultimi decenni ha completamente stravolto l'antica società rurale ticinese, mutandone anche l'espressione linguistica. Con l'aumentare del benessere e il potere dei mass-media, nel cantone si diffonde anche l'italiano: da "lingua della festa" diventa lingua corrente. Ma il peso sempre forte del dialetto e la presenza di altre lingue nazionali lo caratterizzano, facendone una varietà distinta di italiano.
Se ne studiano:
  • il lessico (ticinesismi, pseudoticinesismi, ecc.)
  • la semantica
  • i sottocodici (linguaggio della scuola, del lavoro, dei giovani, della politica, dello sport, ecc.)
  • i prestiti
  • i calchi
  • gli elvetismi e gli arcaicismi

Autore Bianconi, Sandro
Titolo Anche la Svizzera parla italiano
Edizione in : Italiano e oltre, anno II, numero 2, 1987, p. 84-88
Localizzazione
segnatura
Biblioteca cantonale di Bellinzona
Segn.: BPER 319
Osservazioni Analisi chiara e semplice, ma completa, dell'italiano nella sua forma ticinese.

Le origini lombarde del Canton Ticino ne spiegano la lingua e i continui richiami alla realtà culturale italiana; tuttavia, un breve excursus storico spiega la progressiva caduta dei legami politici, economici e religiosi con l'Italia, a fianco dell'affermazione crescente dei legami con la Svizzera tedesca, particolarmente dopo l'apertura della galleria ferroviaria del S. Gottardo nel 1882. Le guerre ed il fascismo si limitano a completare un processo nel quale trionfa la linea elvetista; dopo gli anni Sessanta esplode anche il fenomeno delle residenze secondarie in Ticino ed aumenta numericamente la presenza stabile di residenti svizzero-tedeschi nel Cantone.
L'italiano in Ticino risentirà puntualmente di tutto ciò ed oggi presenta peculiarità indagate con numerosi esempi nel presente articolo.

A conclusione, considerazioni di carattere politico e culturale sulla questione.

Autore Berruto, Gaetano ; Burger, Harald
Titolo Aspetti del contatto fra italiano e tedesco in Ticino
Edizione In : Archivio Storico Ticinese, anno 26, 1985, n. 101, p. 29-76
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BPER 85
Osservazioni In Ticino, le necessarie concessioni linguistiche al tedesco per ragioni economiche (segnaletica, insegne di esercizi commerciali, menu di ristoranti, avvisi di compravendita, ecc.) non sono poi così numerose, e si trovano in località turistiche ben definite; considerando anche i dati statistici provenienti dalla scuola e dal lavoro, si rileva che il grado di penetrazione dei germanofoni in Ticino non è tale da costituire una minaccia per l'italiano. La pressione economica d'oltralpe condiziona inevitabilmente l'uso dell'italiano, e obbliga i ticinesi ad apprendere il tedesco, preferibilmente nella variante dello Schwyzerdütsch. Il vero pericolo sta però nella trascuratezza linguistica degli stessi italofoni, e nella loro pigrizia intellettuale: non c'è un'azione efficace di salvaguardia e preservazione della lingua italiana.
Va infatti sottolineato che l'italiano del Ticino non è in pericolo, ma risente fortemente del contatto con il tedesco. L'articolo individua parecchi lessemi corretti solo parzialmente, termini tradotti in modo errato, calchi, prestiti, germanismi evidenziabili nelle strutture grammaticali (ad esempio, l'aggettivo prima del nome o l'avverbio prima del verbo = una sempre migliore qualità di vita / degnamente sottolineare il successo).
Forse è corretto dire che il materiale linguistico resta italiano, mentre la semantica tende a diventare tedesca; è quindi intatta la struttura esteriore della lingua, mentre la cultura che essa trasmette è diversa da quella media italiana.

Autore Bianconi, Sandro
Titolo Svizzeri di lingua italiana : gli aspetti linguistici delle trasformazioni strutturali della società ticinese
In : Un paese che cambia, p. 87-111
Edizione Locarno : Dadò, 1985
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BCB 4.14.0 PAES
Osservazioni Tenendo presente che ogni cambiamento linguistico riflette, e spesso anticipa, un cambiamento socio-culturale, Bianconi analizza il parlato della popolazione ticinese dagli anni Quaranta in poi.
Vengono considerate le varianti riferite al luogo di domicilio, all'età, al sesso e alla professione dei parlanti (statistiche ufficiali). Il vero motore del cambiamento resta però quello che ha trasformato velocemente una società rurale in società del terziario, con le relative tappe a livello linguistico:
  1. dai dialetti locali al dialetto regionale
  2. alternanza dialetto-italiano
  3. valori presunti e reali del dialetto
  4. valori mutati dell'italiano e sua graduale affermazione
  5. l'italiano dei giovani
Interessanti sono le scelte di alcuni testi per avvalorare le idee citate. Ricordiamo come esempio quello di Calgari, Sacra Terra del Ticino, scritto per lo spettacolo ticinese all'Esposizione nazionale del 1939, e ricco di arcaicismi ben lontani dall'italiano parlato attualmente nel nostro cantone (cimento, pio destino, fiori silvestri, lieti cori, rimembranza, ecc.).

Autore Bianconi, Sandro
Titolo Lingua matrigna : italiano e dialetto nella Svizzera italiana
Edizione Bologna : il Mulino, 1980
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Biblioteca cantonale - Doc. regionale
Segn.: BCB 10.1.1.2 BIAN
Osservazioni Non è possibile parlare dell'italiano nelle regioni della Svizzera italiana (Ticino e Grigioni) senza dimenticare il forte peso del dialetto.
Il comportamento linguistico dei ticinesi mostrerebbe una notevole difficoltà ad usare la lingua italiana, nella maggioranza dei casi (il testo è però del 1980), preferendo l'uso del dialetto. Difficile dire quanto pesi in questo fenomeno il desiderio di definire una propria identità culturale e politica; certamente è vero che il ticinese medio sente ugualmente lontani, dal suo vissuto, sia gli svizzeri tedeschi che gli italiani: minoranza etnica e linguistica nella confederazione, nonché piccola provincia della realtà culturale italiana, il Ticino cerca presunti "valori nostrani", ripiegandosi su se stesso, alla ricerca di un'autosufficienza culturale nella quale il dialetto ha grande importanza. L'italiano è spesso "lingua diversa", imposta, sicuramente soggetta a calchi e prestiti.
(per ulteriori osservazioni, vedi l'omonima scheda nel dossier Identità ticinese)

Autore Berruto, Gaetano
Titolo Alcune considerazioni sull'italiano regionale ticinese
Edizione Bellinzona : Dipartimento della pubblica educazione, Ufficio dell'insegnamento medio, 1980
Localizzazione
segnatura
Alta Scuola Pedagogica di Locarno
Segn.: ASP LA G 132
Osservazioni Il libro è la versione stampata di una lezione d'aggiornamento linguistico tenuta il 4 luglio 1980.

Si tratta di un saggio breve, ma comunque esauriente, sull'italiano regionale ticinese. Senza addentrarsi in banali purismi linguistici, la lingua italiana parlata in Ticino viene valutata positivamente, per la sua duttilità e capacità di convivere con altre lingue nazionali e con le diverse forme di dialetto locale. Tutto sommato, si valuta che prestiti e calchi dal francese e dal tedesco non siano poi così numerosi da suscitare allarme.
L'italiano del Ticino resta sempre una lingua fragile, in quanto lingua minoritaria; tuttavia, mostra vitalità e ricchezza, che derivano dalla sua stessa situazione complessa. Resta comunque vero che si debba vigilare, particolarmente a livello scolastico, affinché siano rifiutati neologismi "gratuiti" o doppioni linguistici senza utilità. Per contro, la coesistenza di arcaicismi (secondo gli standard d'Italia) e parole di schietta impronta elvetica andrebbe accettata, in quanto peculiarità di questa variante di italiano.

Autore Agliati, Mario
Titolo "Vado nel Ticino" : problemi della nostra lingua
Edizione in : "Gazzetta Ticinese", 27.04.1977
Localizzazione
segnatura
Biblioteca cantonale di Lugano/ Libreria Patria

Segn.LGC LP Gazzetta ticinese

Osservazioni Piccolo viaggio nell'italiano parlato dai ticinesi, confrontato con l'italiano d'Italia e con le altre lingue nazionali svizzere. Contaminazioni, registri di linguaggio, influssi dialettali, usi impropri della lingua, errori, concessioni ...

Titolo L'italiano nei giornali ticinesi : saggio di analisi linguistica
Edizione in : Archivio Storico Ticinese (ASTI), anno 6, n. 21, 1965, p. 41-60
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Biblioteca cantonale / Doc. regionale
Segn.: BPER 85
Osservazioni Saggio proposto da studenti di un seminario di letteratura italiana dell'università di Friburgo.

Per sondare le differenze esistenti fra l'italiano del Ticino e quello medio della vicina penisola, il gruppo si è concentrato sulla lingua scritta, per motivi pratici, ed in particolare sui quotidiani, dalla prosa agile e non letteraria. Si è tenuto conto delle notizie provenienti da agenzie di lingua francese e tedesca, e semplicemente tradotte; si è anche considerato che i testi sono redatti da gruppi ristretti di persone, quindi non rappresentano la totalità degli italofoni ticinesi. Tuttavia le conclusioni parlano di un italiano improprio e poco corretto:
  • l'involucro fonico della parola è intatto, ma il contenuto semantico è cambiato (in Italia la stessa parola ha un altro significato)
  • c'è spesso un uso errato di pronomi e preposizioni, non necesariamente legato al dialetto o alle altre lingue nazionali
  • il dialetto ha pure forte influenza sull'italiano (calla-neve, alpatore, ronchi vignati, ecc.)
  • abbondano francesismi e calchi dal tedesco (riservazione, messa in servizio, ecc.)
  • sovente il lessico è antiquato o "aulico" (discosto = lontano dal centro ; convivio = cena, ecc.)

Autore Ortelli, Pio
Titolo I ticinesi e la lingua italiana
Edizione Mendrisio : Stucchi, 1941
Localizzazione
segnatura
Bellinzona, Archivio di Stato
Segn.: ASB 5089
Osservazioni Testo di conferenze tenute nel 1940 a Chiasso e a Mendrisio per conto del Dipartimento della Pubblica Educazione.

È interessante l'analisi della qualità dell'italiano parlato in uffici, scuole, sedi professionali,ecc. del Ticino: Ortelli rileva una qualità non sempre buona di questa lingua italiana, frammista sempre al dialetto e da esso influenzata. Anche la pronuncia appare trascurata o comunque non conforme alle regole standard italiane, che si rifanno alla pronuncia toscana o romana. È anche facile che politici od oratori ticinesi cadano nell'eccesso opposto, parlando un italiano "della festa", retorico ed enfatico, lontano dalla pulizia e semplicità che si auspicherebbero da loro. Infine, considerazioni generali sulla lingua italiana e su quanti la parlano, applicabili al Ticino come ad altre regioni italofone: la scolarizzazione ad ampio raggio ha portato ad un uso della lingua più disinvolto, ma meno consapevole e meditato, con le logiche conseguenze. Se a ciò si aggiunge la sopravvivenza dell'italiano in un contesto multilingue, come è il caso del Canton Ticino, si comprende come sia necessaria un'opera di salvaguardia della lingua italiana nel nostro territorio, per mezzo di uno studio più rigoroso che esalti anche la nostra cultura latina particolare in seno alla Confederazione.
Per andare oltre...
Riferimenti bibliografici
  • 2011 - Casoni, Matteo - Italiano e dialetto al computer : aspetti della comunicazione in blog e guestbook della Svizzera italiana - Bellinzona : Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.0 CASO)
  • 2008 - Taddei Gheiler, Franca - L'italiano nei temi di maturità di allievi ticinesi (1965-2005) - Bellinzona : Osservatorio Linguistico della Svizzera italiana - Internet : http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/
  • 2006 - Pandolfi, Elena Maria - Misurare la regionalità : uno studio quantitativo su regionalismi e forestierismi nell'italiano parlato nel Canton Ticino - Bellinzona : Osservatorio Linguistico della Svizzera italiana/Locarno : Dadò (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.1.2 PAND
  • 2005 - Taddei Gheiler, Franca - La lingua degli anziani : stereotipi sociali e competenze linguistiche in un gruppo di anziani ticinesi - Locarno : Dadò (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BCB 10.1.1.2 TADD)
  • 2004 - Pandolfi, Elena Maria - L'italiano, il dialetto e le altre lingue nella pubblicità in Ticino - Bellinzona : Osservatorio Linguistico della Svizzera italiana - Internet: http://www4.ti.ch/decs/dcsu/ac/olsi/cosa-facciamo/pubblicazioni/pubblicazioni-online/
  • 2000 - Cleis, Franca - "Anche la mia capa è stata apprendista : la sessuazione del discorso : lingua italiana e canton Ticino", In "Bulletin VALS-ASLA", n. 72, p. 81-106 ( Biblioteca cantonale di Lugano - LGC LPB 2089)
  • 1994 - Gianettoni, Monica - La pronuncia locarnese dell'italiano : indagine su un italiano subregionale - Zurigo : Univeristà di Zurigo, Facoltà di Lettere [lavoro di licenza] (Centro di dialettologia ed etnografia di Bellinzona - CDE NO 6-3)
  • 1982 - Bianconi, Sandro - Italiano regionale e dialetto nella Svizzera italiana - in "Lingua italiana in movimento : incontri del Centro di studi di grammatica italiana : Firenze, Palazzo Strozzi, 1982" - Firenze : Accademia della Crusca (Biblioteca cantonale di Locarno - BRLTA 2994 ; Centro di dialettologia ed etnografia di Bellinzona - CDE SOC 21)
  • 1980 - Berruto, Gaetano - Lingua e dialetto nella Svizzera italiana , in "Archivio Storico Ticinese", anno 21, n. 84, p. 479-488 (Biblioteca cantonale di Bellinzona/Doc. regionale - BPER 85)
  • Italianità nel Ticino : atti diversi - (Archivio di Stato di Bellinzona - Divisione : Diversi, scatola 731, n. 2723)
[Lista dossier documentari] [Sistema bibliotecario ticinese]

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