Dossier documentari

Scuola e Religione in Ticino

7. Aspetti didattici e/o pedagogici

Sommario completo

1. Premessa

2. Generalità

3. Aspetti storici

4. Aspetti legislativi (Confederazione)

5. Aspetti legislativi (Cantone)

6. Aspetti socio-religiosi

7. Aspetti didattici e/o pedagogici

8. Scuole religiose in Ticino

9. Bibliografia (documenti non indicati in altre sezioni) e filmografia/documenti sonori

10. Indirizzi (compresi indirizzi Internet e banche dati)

Autore Ostinelli, Marcello
Titolo L'insegnamento delle religioni nella scuola pubblica. Dai principi all'applicazione
Edizione [Milano] : Politeia, 2017
Localizzazione
segnatura
BZ-Archivio di Stato. Magazzino. Segnatura:ASB 24575.

Osservazioni  

Autore Marcello Ostinelli, Ernesto Borghi, Diego Erba
Titolo Convegno di Mendrisio : "per una cultura religiosa nella scuola pubblica" : le tre relazioni principali
Edizione in "Risveglio". - 2014, no. 5-6, p. 2-15
Localizzazione
segnatura
BZ-Biblioteca cantonale. Doc. regionale. Segnatura:BCB BPER 78.
Osservazioni  

Autore Ostinelli, Marcello
Titolo Religioni, interculturalità ed etica nella scuola pubblica : valutazione della sperimentazione dell'insegnamento di Storia delle religioni nel secondo biennio della Scuola media ticinese : rapporto finale
Edizione Locarno : Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, Dipartimento formazione e apprendimento, 2014
Localizzazione
segnatura
BZ-Biblioteca cantonale. Doc. regionale. Segnatura:BCB 7.1.2 OSTI.

Osservazioni Rapporto sulla sperimentazione del corso di Storia delle religioni in alcune classi di scuola media in Ticino.

Autore Rota, Andrea
Titolo État des lieux des politiques de l'enseignement religieux en Suisse latine : réformes institutionnelles et schémas interprétatifs
Edizione Gollion : Infolio, 2015
Localizzazione
segnatura
LU-Biblioteca cantonale. Magazzini. Segnatura:LGC MC 637.
Osservazioni Tesi di dottorato che analizza l'insegnamento della religione in diversi cantoni svizzeri (incluso il Ticino).

Autore Rezzaghi, Roberto
Titolo Manuale di didattica della religione
Edizione Brescia : La scuola, 2012
Localizzazione
segnatura
LU-Biblioteca universitaria. Biblioteca. Segnatura:BUL A 230.071 REZ MAN.

Osservazioni  

Autore Catterin, Massimo
Titolo L'insegnamento della religione nella scuola pubblica in Europa analisi e contributi di istituzioni europee
Edizione Roma : Pontificia Università Lateranense, 2012
Localizzazione
segnatura
LU-Biblioteca Salita dei Frati. Fondo Moderno. Segnatura:BSF SB 5794.
Osservazioni  

Titolo Verifiche : periodico di politica scolastica
Edizione Mendrisio : Verifiche, numeri 3 (giugno) e 4 (settembre) del 2010
Localizzazione
segnatura
BZ-Biblioteca cantonale. Doc. regionale. Segnatura:BCB Per 733
Osservazioni Questi due numeri della rivista contengono degli approfondimenti sul dibattito riguardo all'insegnamento della religione a scuola.

Autore Divisione della Scuola, Ufficio delle scuole comunali
Titolo Aggiornamento Piano di studio delle scuole dell'obbligo "Storia delle religioni"
Edizione Bellinzona : Repubblica e Cantone Ticino, Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS), 2019
Localizzazione
segnatura
Internet (verificato il 16.10.2020)
https://www4.ti.ch
Osservazioni Il programma del nuovo corso di Storia delle religioni.

Autore Bollag, Elio
Titolo La nuova "ora di religioni"
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 17
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Un giornalista, membro della Comunità israelita di Lugano, si esprime favorevolmente verso la proposta di rinnovare l'insegnamento religioso nelle scuole.
Nella convinzione che il disprezzo verso "altre" confessioni dipenda spesso da ignoranza, si accoglie con piacere la rinuncia all'indottrinamento unilaterale; agli allievi si apriranno nuovi orizzonti mentali e culturali, che illumineranno meglio il loro credo di appartenenza, quale che esso sia.


Autore Borghi, Ernesto
Titolo Per insegnare a tutti cultura religiosa nel sistema scolastico ticinese : un contributo al dibattito in corso
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 8-10
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni La cultura religiosa è presente nel sistema scolastico ticinese in chiave confessionale, quindi facoltativa. Se tale situazione va modificata, si dovranno cercare soluzioni che non eliminino del tutto il discorso religioso dal mondo della scuola, pena l'impoverimento del programma scolastico.
Non spetta all'insegnamento religioso nella scuola la spiegazione o la difesa di questa o quella religione; sarebbe invece più utile proporre una dimensione religiosa della cultura che aiuti l'allievo a comprendere la profondità e la complessità della cultura occidentale, così legata in passato alla dimensione spirituale.
Non devono più esistere laicismi e clericalismi, a favore di una cultura comune proposta da docenti appositamente preparati.

Autore Campoli, Daniele
Titolo Presa di posizione della Chiesa evangelica riformata
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 16
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Malgrado alcune perplessità, il Sinodo CERT nel maggio 2003 si dichiara criticamente aperto alla proposta di un insegnamento religioso obbligatorio di impostazione non confessionale, per stimolare il dialogo e la riflessione sulle diverse espressioni religiose presenti nella nostra società.
Rifiuta invece la possibilità del "doppio binario", cioè del mantenimento dell'attuale ora confessionale, alla quale si aggiungerebbe l'ora di "storia delle religioni": tale proposta, infatti, non favorirebbe la cultura dell'incontro e graverebbe la scuola di inutili oneri finanziari ed organizzativi.

Autore El Araby, Hassan
Titolo IL punto di vista della Comunità islamica
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 17
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Quello che i musulmani preferirebbero, in Ticino, sarebbe un insegnamento religioso islamico nella scuola pubblica, affiancato a quello cattolico ed evangelico.
In ogni caso, però, ciò che propone l'iniziativa parlamentare per un insegnamento religioso obbligatorio per tutti e non confessionale è ritenuto migliore della situazione attuale. Si auspica, al riguardo, che anche i musulmani del Ticino possano collaborare alla stesura dei nuovi programmi di insegnamento, in quanto lo spirito della proposta va nella direzione dell'incontro, e non dello scontro fra culture e religioni diverse.

Autore Basset, Jean-Claude
Titolo La religion dans les écoles romandes : de quoi parlons-nous?
Edizione In : Tangram, Bollettino della Commissione federale contro il razzismo, n. 14, ottobre 2003, p. 32-38
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 724
Osservazioni Da una decina d'anni, nella Svizzera romanda è aperta la discussione sull'opportunità, o meno, di offrire insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, nonchè sulle modalità di quest'insegnamento.
L'articolo propone una panoramica della situazione al riguardo, a partire dal 1994.
Alcuni esempi sono:
  • Friburgo, dove nel '94 i docenti di scienze religiose chiedono ed ottengono una distinzione fra catechesi cattolica ed insegnamento aperto al fenomeno religioso nella sua totalità di espressione
  • Ginevra, dove nel '96 il Gran Consiglio vota per un corso di storia delle religioni nel ciclo scolastico medio
  • Canton Vaud, che nel 2000 introduce un corso di storia delle religioni per la maturità federale, tenuto da docenti non appartenenti al clero
  • Vallese, che nel 2002 adotta il programma "Enbiro" (enseignemet biblique romand), interreligioso, dove collaborano responsabili delle diverse Chiese insieme a rappresentanti del Dipartimento dell'istruzione pubblica romanda
  • Neuchâtel, che nel 2003 introduce al 6o anno di scolarità un corso di introduzione alla civiltà ebraica e cristiana, proseguendo poi con introduzione ad altre confessioni
Si riconosce l'importanza di un'istruzione religiosa, ai fini di un completamento delle altre materie di studio, ma senza farne strumento di proselitismo: va lasciato uno spazio proporzionale alle diverse credenze, come pure all'idea di umanesimo ateo.

Autore Bernasconi, Oliviero
Titolo La religione fattore di integrazione nella scuola statale
Edizione In : Tangram, Bollettino della Commissione federale contro il razzismo, n. 14, ottobre 2003, p. 71-74
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 724
Osservazioni Il dibattito sull'insegnamento religioso nella scuola pubblica ruota in fondo attorno al concetto di laicità dello Stato, più che sull'idea di religione in se stessa.

Uno Stato laico, per essere tale, deve escludere dalle scuole la religione, oppure deve accogliere tutte le religioni, senza imposizioni dettate dalla rilevanza statistica di un credo religioso rispetto ad un altro. Una scelta si impone.
La religione è inoltre strettamente legata all'arte, alla letteratura, alla storia, alla filosofia. Lo Stato non può ignorare questa realtà, se non vuol essere tacciato di ignoranza o superficialità. È quindi necessario che la scuola offra ai suoi allievi anche un insegnamento religioso, ma senza imporre una determinata religione. Si andrebbe così, dopo una laicità di tipo illuminista e una conseguente reazione clericale, verso un'istruzione religiosa che fa sua l'esperienza di convivenza di credi e culture diverse che sperimentiamo attualmente.
La nuova "ora di religione" sarebbe così la palestra ideale dove ricevere informazioni preziose per il curriculum scolastico, ma anche momento privilegiato di educazione al rispetto e al dialogo.

Autore Gaspoz, Monique
Titolo Enseignement religieux en Valais : une orientation nouvelle
Edizione In : Tangram, Bollettino della Commissione federale contro il razzismo, n. 14, ottobre 2003, p. 91-93
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 724
Osservazioni In Vallese, l'insegnamento religioso fa parte dei programmi delle scuole pubbliche, dalle elementari ai primi tre anni delle scuole superiori.
A lungo improntato ad una catechesi marcata, è ora stato rivisto nella sua impostazione, tenendo conto della crescente multiculturalità della società vallesana. Sono stati individuati 3 filoni di discorso religioso, che non costituiscono corsi separati, ma interagiscono fra loro:
  1. conoscenza della cultura giudaico-cristiana
  2. sviluppo dei valori personali e sociali, ovvero del senso morale
  3. dimensione spirituale, sulle questioni fondamentali dell'esistenza
Per la didattica, ci si è orientati sulle opere edite da "Enbiro" (Enseignement biblique et interreligieux romand), ovvero da un'associazione che comprende rappresentanti del Dipartimento dell'istruzione pubblica dei cantoni romandi e rappresentanti del clero cattolico ed evangelico. I contenuti sono biblici, ma si aprono anche alla conoscenza delle altre religioni.
L'idea di base è quella di distinguere fra conoscenze fornite dalla scuola e catechesi fornita dalla propria Chiesa di appartenenza.

Autore Robert-Grandpierre, Carlo
Titolo L'enseignement du religieux en pays neuchâtelois
Edizione In : Tangram, Bollettino della Commissione federale contro il razzismo, n. 14, ottobre 2003, p. 76-80
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 724
Osservazioni La scuola pubblica del cantone di Neuchâtel è profondamente attaccata alla sua laicità; tuttavia, nel 2003, è stato introdotto nei suoi programmi un corso di cultura religiosa ed umanistica (ECRH).

Essendo ormai evidente il profondo analfabetismo religioso dei giovani, che in pratica non conoscono il loro passato religioso e culturale, e faticano a capire il significato di quadri, sculture, liriche, eventi storici, festività, ecc., il Consiglio di Stato neocastellano ha istituito nel 1995 una commissione incaricata di elaborare un programma di istruzione religiosa, possibilmente non proposta da un punto di vista dogmatico quanto come veicolo di simboli e valori culturali. Le discussioni e le polemiche sorte in seguito, prima della stesura definitiva nel 2003, non hanno intaccato l'idea di religione come dimensione essenziale dell'umanità, quanto i contenuti specifici e le modalità d'insegnamento (impartito dai docenti di storia); l'articolo ne parla in modo approfondito.

Autore Tognina, Paolo
Titolo Insegnamento religioso nella scuola pubblica ticinese
Edizione In : Tangram, Bollettino della Commissione federale contro il razzismo, n. 14, ottobre 2003, p. 95-97
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Emeroteca
Segn.: BCB Per 724
Osservazioni L'articolo tratteggia la situazione dell'insegnamento religioso nelle scuole ticinesi, frutto del processo che a metà degli anni Settanta ha portato al riconoscimento del diritto della Chiesa evangelica riformata ad insegnare nella scuola pubblica. Seguono poi, nell'ordine, chiarimenti sulle modalità di iscrizione ai corsi di religione (facoltativi) e delucidazioni sul dibattito che è sorto a poco a poco sull'argomento: considerata anche la diminuzione degli allievi cattolici che scelgono di seguire "l'ora di religione", vale la pena di continuare con questa offerta educativa? Qualcosa va modificato?

Alle preoccupazioni pastorali del vescovo di Lugano si aggiungono le considerazioni critiche dell'Associazione per la scuola pubblica, di ispirazione laica, che sottolinea l'ignoranza religiosa di troppi ragazzi; si auspica così una soluzione educativa, obbligatoria per tutti gli allievi, che non abbia più carattere strettamente confessionale, ma si allarghi a comprendere la cultura religiosa in senso lato. Altre proposte chiedono l'istituzione di un corso di storia delle religioni, ed altre ancora rivendicano il "doppio binario" (già in vigore nei licei), dove corsi facoltativi di cultura religiosa affiancano corsi cattolici e protestanti.
Il dibattito è in corso.


Autore Laim, don Claudio
Titolo Dieci anni di convenzione
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 14-15
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Don Claudio Laim, direttore dell'UIRS (Ufficio Istruzione Religiosa Scolastica) ripercorre le tappe che, dagli anni Cinquanta ha percorso l'istruzione religiosa nelle scuole ticinesi.
Si è andata via via formando l'idea di porre la "persona dell'allievo" al centro del compito educativo, anche in ambito religioso, rinunciando ad indottrinamenti o forme obsolete di catechismo, in favore di un progetto educativo globale. Lo Stato e l'UIRS hanno sempre potuto controllare l'applicazione di questi principi educativi.
Inoltre, l'UIRS ha registrato dal 1993 le percentuali degli iscritti all'ora di religione cattolica nelle scuole; tenendo conto del censimento federale del 2000 sull'appartenenza religiosa, emerge che nella scuola dell'obbligo la maggioranza delle famiglie iscrive i figli all'ora di religione cattolica. Poichè anche gli evangelici hanno la possibilità di seguire a scuola il loro insegnamento religioso, non sembrano esserci problemi per la programmazione dell'istruzione religiosa nelle scuole del Ticino, almeno fino al termine delle scuole medie.
Modifiche sono necessarie per le scuole superiori e per dare modo anche alle persone di altre religioni di avere insegnamenti spirituali adeguati, ma nella sostanza i risultati ottenuti sono già abbastanza soddisfacenti.

Autore Monti, Ornella
Titolo Un programma per l'insegnamento delle culture religiose
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 13
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Il parere di una bibliotecaria del Centro Didattico Cantonale su un possibile percorso di cultura religiosa nelle scuole.
Anche nelle scuole della Svizzera romanda è in corso un dibattito sull'argomento. A Neuchâtel c'è un nuovo programma di insegnamento delle culture religiose ed umanistiche, appena entrato in vigore, che potrebbe servire da spunto per la realtà ticinese: si tratta di un corso obbligatorio ed integrato nell'insegnamento della storia e dell'educazione civica; non una materia separata, dunque, ma un complemento di corsi già esistenti, per sottolineare l'universalità dell'interrogarsi degli uomini e per contribuire all'apertura mentale degli allievi.


Autore Pezzoli-Olgiati, Daria
Titolo Scienze delle religioni e teologia di fronte a nuovi concetti dell'insegnamento della religione nelle scuole
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 12
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni Spunti di riflessione sulla religione e sul concetto di insegnamento religioso nelle scuole.

In Ticino il dibattito sull'argomento si è finora sviluppato attorno al problema di chi è legittimato ad impartire tale insegnamento: le chiese tradizionalmente maggioritarie sul territorio? i rappresentanti delle maggiori comunità religiose? i docenti incaricati dallo Stato?
Ma anche la questione dei contenuti è importante. Si vuol fare teologia (approfondendo la propria tradizione religiosa) oppure scienza delle religioni (analisi delle forme storiche della religione, senza interagire con quanto si descrive)?
Forse è il caso di considerare i contenuti in prima istanza, per poter poi decidere chi dovrà insegnarli e in quale forma.


Autore Sadis, Laura
Titolo L'iniziativa parlamentare sull'insegnamento religioso
Edizione In : Scuola Ticinese, anno XXXII, serie III, n. 259, nov.-dicembre 2003, p. 10-11
Localizzazione
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Biblioteca cantonale di Bellinzona / Doc. regionale
Segn.: BPER 148
Osservazioni La deputata Sadis spiega le ragioni dell'iniziativa parlamentare sull'insegnamento religioso nelle scuole ticinesi.
Dopo aver esaminato nei dettagli l'articolo 23 della Legge sulla Scuola, che garantisce unicamente l'insegnamento della religione cattolica e di quella evangelica, a livello facoltativo, si evidenzia che tale insegnamento è sempre meno seguito, particolarmente a livello medio-superiore, con pesanti conseguenze sulla preparazione culturale degli allievi.
Inoltre, in una società sempre più multiculturale, conviene avvicinare gli studenti anche alla conoscenza di altre religioni, nella convinzione di tutelare la libertà religiosa di ogni persona: paradossalmente, uno Stato laico è la migliore garanzia per la fede.


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