Dossier documentari

Raddoppio Galleria autostradale del Gottardo (Dossier 10)

5. Rassegna Stampa - Opinioni pro e contro il raddoppio della galleria / Votazione del 28 febbraio 2016

Sommario completo

1. Premessa

2. Generalità

3. Aspetti storici e cronologici

4. Aspetti legislativi

5. Rassegna Stampa - Opinioni pro e contro il raddoppio

6. Elementi tecnici e ambientali

7. Bibliografia audiovisiva

8. Indirizzi

Presentiamo una selezione stampa sull'argomento, tratta da quotidiani prevalentemente svizzeri e ticinesi, distinta in quattro periodi:
  • 1993-2000 (Iniziativa Avanti in opposizione all'Iniziativa delle Alpi, quest'ultima accettata nel 1994)
  • 2001 (anno del grave incidente che causò undici vittime)
  • 2002-2011 (ipotesi del raddoppio e/o risanamento)
  • 2011-2016 (verso la votazione del 28 febbraio 2016, che chiede agli elettori di accettare, o meno, la costruzione di un secondo tunnel in vista del risanamento della galleria del Gottardo)
Gli articoli sono quindi ordinati cronologicamente per annata. Riteniamo infatti che, nelle discussioni e nelle proposte legislative sul tema, l'ideologia sia strettamente legata all'attualità: il peso degli eventi influenza in modo significativo opinioni e pareri. I principi di base della polemica sul raddoppio della galleria del Gottardo restano in sostanza immutati nel corso degli anni, a seconda che si ritenga prioritario l'interesse economico o quello ambientale, il problema della sicurezza o quello viario, il peso del turismo o quello commerciale, ecc. Tuttavia l'attualità, con il suo susseguirsi di eventi, incidenti, sondaggi e votazioni, condiziona non poco l'opinione pubblica.
La cronologia è quindi un criterio di lettura che può facilitare la comprensione di un tema controverso come quello trattato nel dossier.
Nella stampa selezionata si trovano le idee di comuni cittadini, partiti politici, autorità e/o loro rappresentanti, gruppi di interesse, associazioni. Fra le segnalazioni: proposte, motivazioni, sondaggi, iniziative, commenti, ecc.


Titolo Opinioni favorevoli al raddoppio


Diverse sono le motivazioni, di ordine sociale, economico, politico.
  • In primis, paradossalmente, le preoccupazioni ecologico-ambientali di tanti villaggi della valle Leventina, confrontati con chilometri di automezzi incolonnati sull'autostrada a ridosso del portale della galleria
  • Le preoccupazioni economiche degli stessi villaggi, assieme a quelle dell'associazione svizzera dei trasporti autostradali (ASTAG),di varie associazioni di trasportatori e spedizionieri e di tanta parte dell'economia ticinese, che vedono nel tunnel del Gottardo (com'è ora) un freno al commercio
  • Le critiche del Touring Club Svizzero (TCS), dell'Automobil Club Svizzero e dell'Ente Ticinese del Turismo (ETT), per una situazione che toglie attrattività al canton Ticino e lo penalizza a livello territoriale e paesaggistico
  • Il desiderio di accrescere la sicurezza del tunnel, che attualmente è a doppio senso di marcia senza spartitraffico: in queste condizioni qualsiasi incidente può avere conseguenze terribili, come già accaduto
  • Quanto alla costruzione di un secondo tunnel per mantenere i collegamenti nord-sud-nord durante i lavori di risanamento della galleria, si rispetterebbe comunque il divieto costituzionale di aumentare le vie di transito attraverso le Alpi: si avrebbe unicamente una "riserva di capacità" che in futuro il popolo deciderà come sfruttare
  • Infine, alcune considerazioni di tipo economico: gli automobilisti dovranno pagare di tasca propria per il trasbordo della loro auto sulla ferrovia?
  • La ferrovia, con il progetto Alptransit, viene giudicata molto importante, ma non risolutiva del problema, particolarmente nei periodi di forte afflusso turistico. La stessa idea di raddoppio non nasce solo dalla volontà di profitto di ditte ed imprese, ma anche dalla speranza di migliorare la qualità di vita e di aria delle nostre regioni, e la sicurezza di chi circola sulle strade. Resta aperta la questione "più strade = più traffico", regolarmente impugnata dagli oppositori al raddoppio.

Titolo Opinioni contrarie al raddoppio


Come detto, si basano sull'attenzione per l'ambiente, sulla pulizia dell'aria e la tranquillità delle valli, sul rilancio del turismo di qualità
  • In primis, fin dal 1993, si attivano il WWF e SOS Ambiente. Non solo la Leventina è coinvolta: troviamo anche, ad esempio, SOS Ambiente del Mendrisiotto, impegnato a dimostrare che un raddoppio della galleria del Gottardo genererebbe un sicuro aumento del volume di traffico, che inevitabilmente andrebbe a riversarsi a sud del cantone: in pratica, sparirebbe un collo di bottiglia, ma se ne aprirebbe un altro, in una regione di confine già confrontata con gravi problemi ambientali
  • L'aumento di traffico legato all'aumento di corsie transitabili causerebbe ulteriori patologie respiratorie nella popolazione (vedi "Medici per l'ambiente")
  • Similmente, l'ATA (Associazione Traffico e Ambiente) è a favore di una mobilità integrata, fra mezzi pubblici e privati. Ritiene, al pari dell'Iniziativa delle Alpi, che si debba lavorare molto su ferrovia e mezzi pubblici, anziché investire su nuovi percorsi stradali
  • Quanto al risanamento della galleria del Gottardo, previsto dopo trent'anni dall'inaugurazione, si critica l'idea di un secondo tubo di scorrimento che eviti l'isolamento stradale del Ticino in inverno, quando i passi di montagna sono chiusi: una volta aperto, questo secondo tunnel sarebbe in pratica un effettivo raddoppio della galleria. Ciò va contro la Costituzione. E se anche si potesse aggirare lo scoglio legale, davvero si crede che il popolo sceglierà di non utilizzare quest'alternativa, preferendo chilometri di coda in autostrada? Perché invece non approfittare dell'occasione per ripensare il traffico sull'asse nord-sud, anche in vista del completamento di Alptransit e dello spostamento delle merci su ferrovia?
  • Studi sulle possibili alternative, in vista del risanamento della galleria del Gottardo: lavori notturni, chiusura a tappe, lavori nel periodo estivo, ecc.
  • Infine, ci sono considerazioni di tipo economico: dopo i forti investimenti di capitale per Alptransit, perché spendere ancora a favore del traffico su strada? così facendo, si toglie importanza ad un'opera grandiosa che è costata tanto, anche in termini di vite umane, e si lancia un pessimo segnale al resto dell'Europa.

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